"Tamponi sospesi", il sindaco Gori alla Lega: «Valutazioni sanitarie spettano all'Ats»
Il primo cittadino ha risposto a un'interpellanza della Lega, nella quale si chiedeva come se il comune fosse a conoscenza dell'iniziativa e se non intendesse prendere provvedimenti in merito
Continua a tenere banco l’iniziativa dei “tamponi sospesi”, i test rapidi messi gratuitamente a disposizione delle persone meno abbienti dal Pacì Paciana. Contro lo screening, in programma domenica 2 maggio, si era scagliata la Lega, chiedendo che al Comune di Bergamo se fosse a conoscenza della questione e se non ritenesse opportuno intervenire per contrastare un’azione «di fatto azzardata e potenzialmente rischiosa» per la salute pubblica.
Ai consiglieri Alberto Ribolla, Luisa Pecce, Stefano Rovetta, Enrico Facoetti, Alessandro Carrara, Giacomo Stucchi e Filippo Bianchi ha risposto il sindaco Giorgio Gori, facendo una semplice osservazione: «L’iniziativa verrebbe realizzata secondo modalità e criteri che sono stati rappresentati alla direzione del servizio di igiene e prevenzione sanitaria dell’Ats, cui compete ogni valutazione a riguardo».
Il collettivo, inizialmente, aveva previsto l’esecuzione dei test rapidi da parte della Brigata Sanitaria Soccorso Rosso per il 17 aprile. Tuttavia, il Pacì Paciana aveva inviato la richiesta all’Agenzia di tutela della salute non tenendo conto del tempo minimo di preavviso, pari a 7 giorni. Da qui la necessità di rinviare l’iniziativa a domenica prossima.
Da ultimo, rispondendo alle critiche mosse dal Carroccio all’amministrazione, il sindaco Gori ha spiegato che anche l’amministrazione comunale «è venuta a conoscenza dell’iniziativa attraverso la stampa locale, salvo poi ricevere per conoscenza copia delle comunicazioni tra il soggetto proponente e il servizio di igiene e prevenzione sanitaria dell’Ats di Bergamo».