Treno per Orio, il candidato Pezzotta e Calderoli portano le richieste di Boccaleone a Roma
La riunione con il viceministro Rixi e il Comitato del quartiere per la passerella e, forse, anche pannelli fonoassorbenti più bassi
Al posto del sottopasso, la passerella ci può anche stare se sono tutti d'accordo. Questa la sintesi di quanto affermato stamattina (venerdì 5 aprile) dal ministro degli Affari regionali, Roberto Calderoli, dopo un incontro con il candidato sindaco del centrodestra per Bergamo, Andrea Pezzotta, il viceministro alle Infrastrutture, Edoardo Rixi (in collegamento) e il Comitato di Boccaleone.
La passerella ciclopedonale
Calderoli ha annunciato che, dopo aver verificato la disponibilità del Ministero delle Infrastrutture, lo proporrà ufficialmente il prossimo lunedì 8 aprile al Comune e al Comitato di quartiere, perché si valuti anche con gli ingegneri di Rfi la fattibilità delle proposte. I residenti del quartiere cittadino, infatti, da tempo chiedono che al posto del sottopasso di via Pizzo Recastello, dopo l'interdizione dello scavalco dei binari per i lavori del treno per Orio, si realizzi una passerella ciclopedonale, evitando quindi che il quartiere venga tagliato a metà.
Pannelli fonoassorbenti più bassi
L'incontro al Ministero, secondo l'esponente leghista, dovrebbe tenersi entro la fine di questo mese. Intanto, anche Pezzotta ha fatto alcune considerazioni: «La ferrovia si farà, è un’opera attesa e positiva –ha detto il candidato –, ma bisogna preoccuparsi di farla al meglio, secondo le aspettative del quartiere. Per i pannelli fonoassorbenti, in quel tratto il treno correrà a velocità moderata, quindi forse c’è margine per installarne di più bassi». Quelli attuali in progetto, infatti, sono di 7,5 metri, troppo alti per diversi cittadini, col rischio di creare una vera e propria barriera in mezzo all'abitato.
Si devono anche valutare le tempistiche per la costruzione della passerella: la si potrebbe realizzare in chiusura di tutti i lavori ferroviari, ma Boccaleone rimarrebbe divisa almeno fino al 2026, oppure se ne potrebbe anticipare l’apertura, tenendo collegate le due parti del quartiere.
La fermata intermedia del treno alla fiera sarebbe al servizio di tutti, e non solo di chi si imbarca alla stazione, scendendo dal treno proveniente da Milano oppure di chi ha pernottato nei futuri residences di Porta Sud. Utilizzando le nuova viabilità i bergamaschi potrebbero partire dalla fiera, anziche' andare in macchina all'aeroporto o, peggio, recarsi alla stazione percorrendo le strade ultraintasate che la fiancheggiano.