Un luogo pubblico dedicato a Sergio Ramelli ad Albino? Polemiche e contestazioni
Lo studente del Fronte della gioventù assassinato a Milano da militanti di estrema sinistra nel 1975. L'opposizione: «Intitoliamo una piazza a tutte le vittime del terrorismo»

di Matteo Beltrami
Già da settimane, in molti Comuni d’Italia, circola la proposta di intitolare un luogo pubblico, una piazza o una via alla memoria di Sergio Ramelli, studente militante nella destra del Fronte della Gioventù assassinato a Milano a soli diciotto anni da un gruppo di esponenti della sinistra extraparlamentare nel 1975, durante gli anni di piombo.
La proposta è giunta anche al tavolo del Consiglio comunale di Albino tenutosi la scorsa settimana, presentata come mozione dal gruppo di maggioranza Noi Albino – Fratelli d’Italia – Civicamente Albino.
I gruppi di minoranza In Albino, Futuro in Comune ed Energie in Albino hanno risposto con una contro-mozione che ha invece richiesto l’intitolazione di un’area pubblica a tutte le vittime del terrorismo politico italiano.
Il dibattito che ne è scaturito, con le scintille scatenate dal pubblico, ha costretto l’assemblea alla sospensione e in alcuni casi all’intervento delle forze dell’ordine per calmare gli animi.
Tra i numerosi cittadini presenti, alcuni hanno risposto al comunicato del gruppo Anpi albinese pubblicato nel giorno precedente al consiglio, che condannava la mozione, sostenendo che l’assassinio di Ramelli, nella sua drammaticità, fosse: «utilizzato come pretesto per un’iniziativa politico-ideologica (...)
Davvero non capisco che rischio di dittatura ci sarebbe oggi in Italia. Forse quella del pensiero unico progressista e ambientalista ? Puo' darsi.
Non si tratta di teatrini di destra vs sinistra, si tratta del futuro del nostro popolo, dei nostri popoli. I populismi e sovranismi dei governi europei e mondiali stanno riabilitando idee fasciste e naziste. Non abbiamo bisogno di altre dittature, difendiamo le democrazie.
Dedicare una strada ad un esponente neofascista significherebbe (ed è questa la vera ragione di chi lo vuol fare) non tanto commemorare la morte ingiusta di un diciottenne ma appoggiare le sue idee. Ricordiamoci che il fascismo ha eliminato la democrazia per 20 anni, ha promulgato le leggi razziali mandando gli ebrei nei lager, ha causato mezzo milione di italiani morti per niente nella seconda guerra mondiale e ha generato la guerra civile durata due anni.
Lasciate perdere. Io personalmente sono stufo di questi stantii teatrini fra destra e sinistra. Non intitoliamo strade a nessuno, date dei bei numeri alle vie (1a strada, 2a strada etc.) oppure nomi di alberi e fiori. E smettetela di begare su queste cose, che avete davvero rotto.
Tina ha ragione. Non serve aggiungere altro.