Salute

Allergie ai pollini: cosa è bene sapere

Prurito agli occhi, naso che cola e fastidio alla gola. Questi sono i sintomi più comuni che le persone provano quando arriva il periodo delle allergie. Oltre a ricorrere ai farmaci, è bene eseguire una serie di azioni per alleviare questi sintomi.

Allergie ai pollini: cosa è bene sapere
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Con l’arrivo della primavera e lo sbocciare dei fiori, è comune che si presentino i primi sintomi che danno il via alle allergie ai pollini.
Sono sempre più le persone che poco o tanto soffrono di allergia ai pollini. Allergia che grazie a un ottimo antistaminico per tosse allergica può calmarsi, ma non è detto che sia la soluzione ottimale per ogni persona.

Come ci confermano i farmacisti della farmacia online Slowfarma, la scelta di un buon antistaminico o di prodotti per alleviare questi fastidii non è sempre facile. Prima di fare dei test a casaccio, è sempre bene farsi seguire da un esperto o di chiedere al proprio medico di famiglia.

Quali sono i pollini che scatenano l’allergia ai pollini?

Il polline dei fiori e di alcune piante sono la causa scatenante della maggior parte delle allergie ai pollini. Sintomi come la lacrimazione, il naso chiuso, l’irritazione della gola e della pelle sono i più fastidiosi che si possono presentare.

Gli alberi in primavera producono una grande quantità di pollini, pollini che il vento può portare anche a una distanza di 300 chilometri. Le graminacee, l’ontano e il nocciolo sono le piante che portano maggiormente fastidio alle persone che soffrono di allergie ai pollini.

Cosa fare per ridurre i pollini in casa

Quando si soffre di allergie è bene seguire una serie di “consigli” per ridurre al minimo le possibilità che queste spore vengano a posarsi all’interno della propria abitazione. Alcuni consigli per ridurre le possibilità che questo si verifichi sono:

  • non portarsi gli abiti da lavoro nella propria camera da letto;
  • farsi una doccia prima di coricarsi a letto;
  • cambiare la biancheria della camera da letto almeno una volta alla settimana;
  • tenere le finestre della camera da letto ben chiuse quando si dorme;
  • passare bene l’aspirapolvere sul pavimento, i tappeti e i mobili imbottiti. Se possibile, è bene utilizzare un’aspirapolvere dotato di filtri HEPA per rimuovere le particelle più piccole;
  • non asciugare la biancheria all’esterno o nella vicinanze di un prato;
  • se possibile è opportuno installare un purificatore d’aria. Questi dispositivi filtrano i pollini e la polvere presente nell’aria prima che queste sostanze vengono a contatto con gli ambienti della propria abitazione.

Una corretta ventilazione può ridurre i pollini in casa

Le persone che soffrono di allergie ai pollini devono prestare molta attenzione quando danno aria alle stanze di casa. In questo modo, si può fare entrare il minor numero possibile di pollini e polveri.
In generale, se si abita in città o in un centro cittadino, è bene dare aria alla propria abitazione nelle prime ore della mattina. I pollini sono presenti in percentuale maggiore nell’aria nelle ore serali.

Tuttavia, questo consiglio non è una regola ferrea e in base alla posizione della propria abitazione può ben essere variata. Il vento, l’ambiente o le piante che si trovano in natura possono influire il momento della ventilazione. Uno dei momenti migliori per arieggiare è sicuramente dopo una pioggia, quando l’acqua piovana ha lavato tutti i pollini dall’aria.

Riuscire a impostare una corretta “strategia” per ridurre i pollini all’interno della propria abitazione è importante per chi soffre di allergia ai pollini. Quindi è bene non aspettare e darsi da fare per pianificarla nel modo più appropriato.

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