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Come risparmiano gli italiani: sfide, abitudini e soluzioni per migliorare la liquidità

Come risparmiano gli italiani: sfide, abitudini e soluzioni per migliorare la liquidità
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Negli ultimi anni risparmiare per le famiglie italiane è sempre più difficile. L'Italia continua ad avere delle forti problematiche con i redditi, che ora come ora da circa 20 anni non riescono a stare al passo con l'inflazione. Tuttavia, nonostante questo, in un contesto così complesso possiamo affermare che gli italiani si sono confermati essere dei buonissimi risparmiatori.

Secondo quanto riportato da un sondaggio effettuato dall'Osservatorio sul comportamento di investimento degli italiani, solamente il 5% degli intervistati non riesce a risparmiare nulla, mentre solo il 9% non riesce a mettere da parte dai 100 euro in su al mese. Il 43% riesce a risparmiare tra i 100 e i 500 euro al mese, il 22% raggiunge i 1000 euro e il restante 21% addirittura li supera. La maggior parte degli intervistati, inoltre, dichiara di avere un budget mensile per le spese, mentre l'82% ha un fondo di emergenza che soltanto il 14% reputa insufficiente.

Cosa spinge gli italiani al risparmio

I motivi principali per i quali gli italiani risparmiano sono i seguenti: viaggi, oggetti preziosi, passioni personali e sicurezza economica. Secondo quanto riferito da un'indagine portata avanti durante il mese di marzo da mUp per Wallapop, il 52% degli intervistati mette in cima a questa lista i viaggi, una percentuale che sale fino al 60% se prendiamo in considerazione persone che rientrano nella fascia d'età tra i 18 e i 24 anni.

A seguire troviamo la sicurezza economica (44%), gli oggetti preziosi (30%) e le passioni personali (28%). Tra queste ultime le più note e comuni sono senza ombra di dubbio la palestra (18%), la fotografia (11%) e i corsi di ceramica o di pittura (6%). Sono diversi, quindi, gli italiani che non riescono a destinare i propri risparmi agli hobby. Le difficoltà economiche non sono poche e a causa di queste ultime l'86% degli intervistati ha dovuto mettere da parte i propri desideri almeno una volta, mentre il 71% lo ha fatto in diverse occasioni.

Come sono cambiate le abitudini di risparmio

Nel DNA degli italiani c'è sempre stata una vocazione al risparmio, ma negli anni, grazie soprattutto alle opportunità offerte da internet, le modalità e le abitudini sono cambiate. Un esempio è la crescita delle piattaforme dove è possibile vendere vestiario, oggetti, mobili e altro ancora: strumenti che permettono di liberarsi di ciò che non si usa più, guadagnando allo stesso tempo qualche extra. Non è un caso che la loro popolarità sia aumentata proprio in questo periodo.

Allo stesso tempo, esistono maggiori chances di credito che consentono di far fronte alle proprie necessità senza esaurire completamente la propria liquidità. Da quando internet è entrato nella maggior parte delle case italiane, si è infatti registrato un aumento di richieste per mini prestito online immediato, una possibilità di finanziamento a partire da 1000 euro che garantisce facilità e convenienza sia in termini di accesso sia di pianificazione finanziaria.

Inoltre, se fino a dieci anni fa l'investimento azionario rappresentava circa il 19% del risparmio medio delle famiglie italiane, ad oggi questa percentuale è salita al 24%. Sono cresciuti anche i fondi comuni, passati dal 6% del 2011 al 15% odierno, e le polizze assicurative, per un controvalore di 1.213 che corrisponde al 23% dei risparmi totali.

L'importanza della pianificazione finanziaria

Si è visto dunque come gli italiani siano alla continua ricerca di soluzioni e strategie per mantenere l’equilibrio tra risparmi e spese, in questo senso la pianificazione finanziaria riveste un ruolo fondamentale.

Il primo passo per monitorare efficacemente i risparmi è tenere traccia in modo dettagliato delle proprie uscite, suddividendole in due categorie: spese essenziali e spese accessorie. Risparmiare sulle spese essenziali può essere difficile, ma cambiando, ad esempio, i contratti delle utenze (come luce, gas e internet), e riuscendo a risparmiare anche solo dieci euro al mese, si potrebbero mettere da parte 120 euro all’anno per utenza.

Controllare attentamente le proprie spese è fondamentale per capire quanto si può destinare al futuro e alle proprie passioni. In questo contesto, una regola utile di pianificazione finanziaria suggerisce di destinare il 50% delle entrate alle spese essenziali, il 30% a quelle personali e il 20% al risparmio.

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