Come scegliere il box doccia: i consigli da non perdere

Quando si arreda da zero o si ristruttura il bagno di casa, sono numerosi gli aspetti da considerare. Tra questi, rientra la scelta del box doccia. Chi pensa che basti recarsi presso lo store del proprio brand di arredo bagno preferito, dare qualche informazione sulle dimensioni al commesso, acquistare e uscire può anche cambiare idea.
Prima di comprare il box doccia perfetto bisogna prendere in considerazione diversi fattori. Quali di preciso? Scopriamone assieme alcuni nelle prossime righe di questo articolo.
Frequenza di utilizzo
Farsi domande in merito è nodale se si ha intenzione di scegliere senza sbagliare uno degli elementi più importanti dell’arredo bagno. L’interrogativo sulla frequenza di utilizzo non è privo di senso.
Se, per esempio, si deve arredare il bagno della casa di vacanza, ci si può concentrare sull’estetica e mettere in secondo piano - non troppo - la facilità di pulizia. Nei casi in cui, invece, si deve scegliere il box doccia per casa, è doveroso fare molta attenzione anche al secondo dei due aspetti che abbiamo elencato.
Materiali
La parentesi dei materiali è comprensibilmente al centro del focus quando si parla di scelta del box doccia. Le principali alternativa al proposito sono l’acrilico e il vetro temperato.
Guardando agli anni passati, è impossibile non parlare di un’oggettiva preferenza per la prima delle due alternative. Di recente, invece, le vendite dei box doccia in acrilico sono diminuite notevolmente.
A cosa va ricondotto questo cambiamento? Alla sicurezza e alla bassa resistenza all’usura del tempo. L’acrilico, infatti, tende a ingiallire e, parliamoci chiaro, questo effetto è tra gli ultimi che si ha intenzione di mettere in primo piano nel proprio bagno.
Il vetro temperato è invece preferito per via del maggior livello di sicurezza. I trattamenti termici a cui è sottoposto fanno infatti sì che, in caso di rottura, si frantumi in pezzetti estremamente piccoli, con ovvia riduzione del rischio di ferirsi.
Questioni di altezza
Non c’è che dire: selezionare il box doccia con superficialità è un errore non grave, di più! Il rischio di buttare via soldi - anche cifre ingenti - è dietro l’angolo. Sono diversi i criteri sui quali soffermarsi e, oltre a quelli elencati nei paragrafi precedenti, va citata anche l’attenzione all’altezza delle persone che lo utilizzeranno.
Se, per esempio, in famiglia c’è qualcuno che raggiunge o supera l’1.80, una buona idea può essere quella di orientarsi verso box doccia privi di profili.
Tipologie di apertura
Ultimo (quasi) ma non meno importante punto su cui soffermarsi riguarda le tipologie di aperture. Tra le opzioni più apprezzate sul mercato rientrano i box doccia con apertura scorrevole e quelli con ante a battente.
Nel momento in cui ci si concentra sulla prima soluzione, bisogna mettersi nell’ottica di una difficoltà non indifferente nella pulizia. Estremamente raffinati sono invece i box doccia walk-in, che prevedono il ricorso a un’unica lastra in vetro. La soluzione appena descritta si adatta alla perfezione ai bagni di piccole dimensioni.
Costi
Cosa si può dire in merito ai costi? Che non è possibile dare un parametro univoco. Tutto dipende dal materiale, dalla tipologia di apertura e dal fatto di ricorrere o meno a un lavoro su misura.
In quest’ultimo caso, per esempio, l’installazione di un box doccia può costare anche oltre 2mila euro. La soluzione migliore è quindi quella di affidarsi a un architetto o, ancora meglio, a un’impresa edile esperta per ricevere i consigli giusti sulla base dei propri gusti, dello spazio disponibile e, ovviamente, anche del portafoglio.