Federico Seghi Recli e lo IEuD lanciano Closer, la nuova app utile per rafforzare la relazione paziente-terapeuta
Federico Seghi Recli e lo IEuD, Istituto Europeo delle Dipendenze, hanno recentemente tenuto una conferenza stampa a Milano per presentare la loro nuova app, Closer, ideata per migliorare il rapporto tra paziente e terapeuta, anche a distanza. Closer consente il continuo ed ordinato scambio di informazioni fra il paziente ed i diversi specialisti coinvolti nel percorso di cura. Alla conferenza di presentazione erano presenti, oltre a Federico Seghi Recli socio fondatore dello IEuD, il Presidente Raffaele Lovaste, il referente scientifico dello IEuD Emanuele Bignamini e Oliviero Toscani, che ha realizzato un video per il lancio della nuova app.
Closer consente un continuo scambio di informazioni fra il paziente con dipendenza e l’equipe specialistica
Closer, come viene spiegato nell’articolo di Wall Street Italia, è stata ideata partendo dal presupposto che l’uso delle tecnologie digitali e l’analisi dei dati possono aiutare a capire meglio il comportamento relativo alla salute delle persone e a fornire risposte personalizzate. Un approccio personalizzato risulta quindi fondamentale per affrontare le dipendenze patologiche: vari fattori, come le caratteristiche del singolo individuo, la situazione che affronta, le sostanze dalle quali è dipendente e l’ambiente circostante, devono essere tenuti in considerazione per fornire al paziente la migliore cura possibile.
A valle di queste considerazioni, Federico Seghi Recli ha commentato: “Per queste ragioni come Istituto Europeo delle Dipendenze abbiamo sviluppato Closer, la prima app studiata per facilitare l’aderenza terapeutica del paziente nel tempo che consente il continuo ed ordinato scambio di informazioni fra il paziente stesso ed i diversi specialisti coinvolti nel progetto di cura, monitorando con chiarezza i progressi fatti verso gli obiettivi concordati”.
Closer facilita lo sviluppo di un ruolo attivo del paziente e, se necessario, della sua famiglia
L’applicazione di soluzioni digitali al trattamento delle dipendenze rappresenta una importante opportunità per ripensare un sistema di cura che ha mostrato tutte le sue lacune durante l'emergenza Covid.
Federico Seghi Recli ha aggiunto a tal proposito: “La terapia digitale e i modelli di cura della telemedicina sono trasformativi nel trattamento delle dipendenze; la quantità senza precedenti di informazioni processate consente di migliorare la comprensione del problema e i nuovi strumenti digitali facilitano lo sviluppo di un ruolo attivo del paziente e, dove opportuno, della sua famiglia, nella relazione di cura a beneficio del percorso intrapreso”.
Federico Seghi Recli: “Con Closer l’utilizzo di terapie digitali può potenziare il lavoro svolto dai medici”
Le terapie digitali sono in grado di contribuire al superamento di due grandi disparità dell’attuale sistema di cura: l’accesso al trattamento, limitato e tardivo rispetto alla dimensione del problema, e la qualità estremamente disomogenea delle cure sul territorio.
In Italia oltre il 92% dei cittadini possiede uno smartphone e questo dato indica come l’utilizzo di terapie digitali può essere un notevole aiuto per il lavoro svolto dai medici che possono fornire assistenza specialistica qualificata a distanza ed in tempo reale in zone non attrezzate sotto questo punto di vista. Grazie a Closer i pazienti, nei momenti di maggior bisogno, possono avere uno specialista a portata di mano ovunque si trovino.