Il costo del gas cala del 34% a febbraio: cosa cambia davvero per i consumatori?

Il costo del gas cala del 34% a febbraio: cosa cambia davvero per i consumatori?
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L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) ha stabilito il nuovo costo della materia prima gas. Si passa dagli 1,51 €/smc (standard metro cubo) annunciati a inizio gennaio agli 0,99 €/smc decisi a febbraio, che vanno quindi a incidere sulla bolletta del mese precedente. Il calo è consistente: -34% a livello mensile, ma cosa significano realmente questi numeri? Ci sarà un effettivo risparmio sulle prossime bollette? E cosa ci aspetta nel resto dell’anno? Proviamo a riassumere la situazione.

L’aggiornamento ARERA dei prezzi del gas, che prima era trimestrale, è stato reso mensile da ottobre 2022 allo scopo di garantire maggiore tempestività nell’efficacia delle azioni volte a ridurre la pressione sui consumatori o perlomeno a scongiurare rincari eccessivi. La tensione geopolitica che perdura ormai da febbraio dell’anno scorso ha generato dubbi e problemi nell’approvvigionamento della materia prima, riflettendosi in rincari evidenti lungo buona parte del 2022. Negli ultimi 12 mesi, una famiglia tipo ha speso il 36% in più rispetto alla cifra pagata per il gas nel periodo precedente. Il calo di questo mese è quindi una buona notizia soltanto in parte.

Va ricordato che i prezzi stabiliti dall’ARERA incidono sul costo del gas nel cosiddetto regime di tutela, cioè il sistema controllato dallo Stato nel quale non vi è concorrenza tra fornitori e che si contrappone al mercato libero, nel quale invece i singoli operatori possono offrire condizioni più vantaggiose per acquisire nuovi clienti. Secondo gli ultimi dati ARERA, in Lombardia circa 1 consumatore su 3 si trova ancora nel regime di tutela.

Generalmente è consigliabile il passaggio al mercato libero, dove si può sottoscrivere liberamente un contratto più economico e ricevere così una bolletta del gas che inciderà in misura minore sul reddito familiare. L’operazione è sempre gratuita e non prevede interruzioni nella fornitura. Anche chi si trova già nel mercato libero può trovare convenienza nella valutazione delle offerte aggiornate, soprattutto se in occasione del passaggio aveva sottoscritto un contratto a prezzo fisso le cui condizioni sono state in seguito riviste unilateralmente dall’azienda fornitrice.

Il cambio è una buona idea per almeno due motivi: da una parte è estremamente semplice effettuarlo e, a tal proposito, una piattaforma online che abbiamo trovato particolarmente utile per le offerte di gas ed energia elettrica è quella di Switcho, non un semplice comparatore di prezzi ma una sorta di servizio gratuito di consulenza che, sulla base della bolletta, suggerisce direttamente la tariffa migliore che si può sottoscrivere nel mercato libero (https://www.switcho.it/blog/luce-gas/ qui maggiori informazioni); dall’altra, è evidente che la situazione odierna resta altamente instabile e le previsioni sull’andamento dei prezzi mostrano incertezza per tutto il 2023, con elevata probabilità di forti oscillazioni mensili sulla falsariga dello scorso anno.

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