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Le Farmacie Visigalli aderiscono al Banco Farmaceutico

Nel fine settimana sarà possibile donare farmaci da banco da destinare agli enti benefici del territorio

Le Farmacie Visigalli aderiscono al Banco Farmaceutico
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Sabato 11 febbraio è la giornata del Banco Farmaceutico. In che cosa consiste? L’abbiamo chiesto al responsabile delle farmacie del Gruppo Visigalli, il Dott. Daniele Visigalli.

«Si tratta di una splendida iniziativa giunta alla sua 23^ edizione e che, ogni anno, permette di donare farmaci agli enti benefici del territorio. Noi, con le nostre quattro farmacie (a Bergamo in via Corridoni 26 e in via Camozzi 138, a Seriate in via Paderno 40 e a Brescia in via Della Volta 5), aderiamosempre molto volentieri a questo progetto».

Concretamente come si può partecipare al Banco Farmaceutico?

«In realtà è molto semplice. È lo stesso sistema che viene adottato anche per il Banco Alimentare. Il farmacista, in base alle indicazioni ricevute dagli enti di riferimento a cui poi verranno destinati i farmaci, indirizza il cliente suggerendo la tipologia di prodotti di cui c’è maggior necessità. Il cliente li acquista e li lascia agli addetti del Banco Farmaceutico presenti in farmacia, che si preoccuperanno poi di consegnarli. Parliamo di farmaci per i quali non ci sia l’obbligo di ricetta medica. In questo particolare periodo dell’anno mi permetto di suggerire antinfluenzali, antipiretici e antinfiammatori. Se avete qualche dubbio potete fare riferimento senza alcun problema al nostro personale che sarà lieto di fornirvi tutte le informazioni».

Ci sono anche altre categorie che possono essere utili e che possono essere donate?

«Sì, assolutamente. Ogni contributo è prezioso. In questi anni la raccolta di farmaci è cresciuta molto e ha permesso di coprire in modo efficace le richieste in quasi tutte le categorie di prodotti da banco: dai prodotti per disturbi gastrointestinali agli antimicotici topici, dagli antistaminici per uso orale ai decongestionanti nasali, dagli anestetici locali ai preparati per la tosse. Parliamo quindi di farmaci che vanno anche oltre la cosiddetta “stagionalità” specifica, soprattutto del periodo invernale».

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