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Patologie della mano, quali sono le principali?

Patologie della mano, quali sono le principali?
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Le patologie più frequenti che colpiscono la mano sono o di natura neurologica, ovvero quando c'è un danno a carico di un nervo (sindrome del tunnel carpale) o di natura tendinea quindi tendiniti (in particolare dito a scatto e Morbo di De Quervain).

La sindrome del tunnel carpale è una compressione del nervo mediano al carpo, cioè vuol dire che il nervo che passa in una struttura indeformabile del polso, che è un canale formato da tre ossa e un legamento, viene compresso. I motivi legati a questa compressione possono essere differenti: si va da problematiche di tipo infiammatorio a esiti di frattura, oppure traumi o microtraumi ripetuti. La sindrome del tunnel carpale si manifesta con la comparsa di formicolii e può aggravarsi provocando un deficit motorio, fino ad arrivare a una paresi. In queste forme, a volte la componente di dolore non è più presente. Questo non deve essere preso come segnale positivo, in quanto conferma il fatto che il nervo non conduce più il segnale nervoso al cervello. L’esame che può confermare o meno la presenza di una patologia come la sindrome del tunnel carpale è l'elettromiografia. In caso venga diagnosticata la sindrome del tunnel carpale, se ci si trova nella fase iniziale, è possibile assumere farmaci chiamati neuro-trofici, ovvero degli integratori della vitamina B che nutrono il nervo e riducono l’infiammazione. Se questa terapia si rivela inefficace, è necessario l’intervento chirurgico di tipo ambulatoriale. L’intervento consiste nel liberare il nervo che si presenta solitamente deformato (a forma di clessidra).

Il dito a scatto è una tendinite dei tendini flessori della mano. Quando i tendini che aiutano a piegare le dita si infiammano, aumentano il loro volume. Questi scorrono in una guaina che diventa più spessa e, di conseguenza, si crea una difficoltà reciproca di movimento. In questi casi, quando il paziente piega le dita, sente un vero e proprio scatto e, per estendere il dito, deve intervenire con l’altra mano. Le dita che vengono colpite più frequentemente sono il terzo e il quarto dito. I lavori manuali ripetuti possono rappresentare la causa principale di questa patologia.  La diagnosi del dito a scatto si può poi confermare grazie ad un'ecografia che documenta l’ispessimento della guaina. Confermata la presenza di questa patologia si interviene inizialmente con degli antinfiammatori, a cui può seguire una laser terapia. Se non risultassero efficaci, la terapia risolutiva è quella chirurgica. Anche in questo caso parliamo di chirurgia di tipo ambulatoriale.

Un’altra patologia molto frequente che affligge la mano e che provoca dolore al polso più che alle dita, è il morbo di Dequervain. Il dolore di solito risiede nella regione radiale del polso.

Quindi a questo livello il paziente parte con un dolore in questa zona e poi diventa un dolore molto forte. Ogni volta che il paziente cerca di fare movimenti di estensione, di aprire e chiudere il pollice, diventa anche molto invalidante. Tipico è il paziente che usa magari il mouse, quindi è una patologia spesso che in pazienti che usano il mouse per tanto tempo o ancora una volta pazienti che fanno lavori manuali ripetitivi nel tempo è una tendinite e, come per le dita a scatola, sia un'infiammazione dei tendini è una conseguenza ispessimento della guaina entro cui il tendine scorre.

Solo che, lo diciamo non da uno scatto come una flessione, ma da tanto tanto dolore. Dal punto di vista clinico esistono dei test che sono abbastanza sensibili e specifici per dirci che questa è la patologia. Possiamo in qualche modo chiedere una conferma, un'ecografia, e anche in questo caso le terapie vanno dall'antinfiammatorio iniziale, magari dei cerotti, alla laser terapia.

E se questi non funzionano allora la chirurgia è sempre risolutiva. Una chirurgia sempre in day hospital ambulatoriale, come dicevamo anche per le altre patologie, che viene eseguita sempre in anestesia locale, con un taglio, questa volta a livello del polso. Anche in questo caso andiamo a liberare la guaina del telaio, quindi si eseguono teloni, incide longitudinalmente la guaina, quindi il tubo in cui passa il nostro tendine che è sempre molto ispessito.

Si tolgono magari le strutture infiammatorie che si sono create e e si libera e si controlla che i tendini siano effettivamente liberi di scorrere. Anche in questo caso andiamo a fare una medicazione complessiva da mantenere per 24 ore, dopodiché avremo un nostro cerotti che ci copre la ferita in attesa della sua guarigione. Per due settimane. Per un mese è sempre sconsigliabile fare lavori manuali pesanti.

 

Diciamo che dal giorno dopo l'intervento un paziente può fare la maggior parte dei lavori normali, ma non lavori manuali pesanti o ripetitivi.

 

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