Salute e benessere

Problemi a stomaco e intestino? Scopri perché con il Breath test

Un esame indolore e non invasivo per trovare la causa dei nostri disturbi addominali: ecco il servizio presso le Smart Clinic bergamasche

Problemi a stomaco e intestino? Scopri perché con il Breath test
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Dolori addominali, crampi, gonfiore, meteorismo e addirittura nausea e diarrea. Potreste soffrire di una intolleranza al lattosio o di una alterazione della flora batterica intestinale. Per scoprire quale sia la causa dei vostri disturbi basterà fare il Breath test o test del respiro. Un esame indolore e non invasivo, perché bisogna solo soffiare a intervalli regolari dopo aver assunto una sostanza che contiene lattosio o lattulosio.

Problemi a stomaco e intestino? Scopri perché con il Breath test

In cosa consiste questo test?

Il Breath Test è un esame assolutamente non invasivo che consiste nel fare espirare i pazienti in un sacchetto, una prima volta prima dell’assunzione di lattosio, nel caso di sospetta intolleranza a questa sostanza, e poi ogni 30 minuti nelle quattro ore successive. Mentre per i casi di sospetta sovracrescita batterica nel piccolo intestino si utilizza il lattulosio, raccogliendo un campione di aria espirata ogni 15 minuti nelle 4 ore successive. Una sofisticata apparecchiatura dedicata analizza poi la composizione del respiro con l’obiettivo di rilevare la quantità di gas nell'espirato prima e dopo l’assunzione della sostanza specifica.

Cosa accade a chi è intollerante al lattosio?

Le persone con intolleranza al lattosio hanno una carenza di lattasi, ovvero dell’enzima deputato alla digestione (o per meglio dire all’idrolisi) del lattosio, che ha il compito di scindere il lattosio nei suoi due composti più semplici, glucosio e galattosio. Il lattosio non digerito viene fermentato dai batteri del colon, provocando la produzione di gas e di altre sostanze.

E nel caso del test al lattulosio?

In pazienti sani, il lattulosio viene metabolizzato a livello del colon, dove i batteri presenti ne determinano la fermentazione e quindi la produzione di gas (in particolare idrogeno e metano). Nei pazienti con Sibo (sindrome da contaminazione batterica dell’intestino tenue) invece, il lattulosio viene metabolizzato prima nell’intestino tenue e poi nel colon, per cui si riscontrano valori raddoppiati di idrogeno e metano. Il test si considera positivo quando si evidenziano due picchi, Il primo picco è dato dal catabolismo errato che avviene nell’intestino tenue, mentre il secondo è dato dai residui non idrolizzati che arrivano, invece, nel colon.

Quanto dura e come ci si deve preparare al test?

Il test dura circa 4 ore. Al fine di eseguirlo nel modo corretto, è importante che il paziente si attenga ad alcune indicazioni. Tra queste non aver assunto antibiotici nelle ultime 4 settimane; non aver assunto fermenti lattici e lassativi o praticato clisteri di pulizia intestinale nelle ultime 2 settimane; consumare, la sera precedente al test, una cena leggera costituita unicamente da riso bollito e condito con olio di oliva e carne (o pesce) ai ferri o bolliti (sono vietati frutta, verdura, patate, pane e pasta); osservare il digiuno la mattina dell’esame (è concessa solo dell’acqua naturale non gasata); lavare accuratamente i denti con lo spazzolino e dentifricio e risciacquare il cavo orale con un collutorio (clorexidina). Infine se il paziente è un fumatore, deve astenersi dal fumo almeno dalla sera precedente il giorno in cui eseguirà il test.

Questo test si utilizza anche per chi potrebbe avere l’Helicobacter pylori, che causa gastrite e ulcera?

Si tratta di un batterio che può colonizzare la mucosa gastrica, ovvero il rivestimento dello stomaco. L’infezione è spesso asintomatica, ma talvolta può provocare gastrite e ulcera. Inoltre è stato riconosciuto come una concausa del cancro allo stomaco. L’esame dell’urea breath test consiste nella raccolta di un primo campione di aria espirata. Successivamente viene somministrata al paziente una bevanda a base di urea-C13 e, dopo circa 30 minuti, viene raccolto un secondo campione di aria espirata. Poiché Helicobacter pylori scinde l’urea in anidride carbonica (CO2) e ammoniaca, nel paziente con infezione da Helicobacter pylori la CO2 marcata espirata dopo mezz’ora sarà superiore a quella espirata da una persona senza infezione. La presenza di Helicobacter, poi, può essere confermata o esclusa con la gastroscopia, durante la quale vengono prelevati campioni della mucosa dello stomaco, analizzati poi al microscopio. Trattandosi di esame più fastidioso e invasivo, la gastroscopia è indicata in pazienti nei quali, oltre alla ricerca dell’Helicobacter, sia necessario indagare la salute “globale” dello stomaco. Nelle 4 settimane precedenti l'urea breath test non vanno assunti farmaci inibitori della pompa protonica (es. Pantoprazolo, Esomeprazolo, Omeprazolo) e antibiotici.

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