Gasperini riporta la pace (e batte il Como per 2-1)

Gasperini riporta la pace (e batte il Como per 2-1)
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Gian PIero Gasperini ha parlato alla stampa per la prima volta dalla chiusura del mercato. Il tecnico nerazzurro lo ha fatto a Zingonia, dopo il fischio finale dell'amichevole giocata con il Como. Dalle sue parole si sono intuite chiaramente alcune cose molto importanti: che con la società si viaggia sulla stessa lunghezza d’onda, che il lavoro vero inizia adesso e che servirà del tempo per trovare la giusta quadratura del cerchio tra il 3-5-2 e il 3-4-3, i due moduli che userà la Dea. Ultimi, ma non meno importanti, i temi legati a Sportiello e Pinilla.

 

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Il mercato secondo Gasperini. «Il mercato finalmente è finito – dice Gasp - e questo è un bene. Dobbiamo lavorare e siamo qui per farlo, mettiamoci l’elmetto in testa e lo zaino sulle spalle e andiamo avanti senza paura. È stato fatto quello che si doveva e poteva fare, nella fase iniziali si è ragionato con certe indicazioni (3-4-3, ndr) ma in corso d’opera abbiamo un po’ cambiato e sono arrivati elementi che ci daranno una mano. Con il 5-3-2 o 3-5-2 abbiamo coperture diverse, sarà decisivo trovare le soluzioni migliori in avanti e per questo partiamo dalle certezze di Gomez e D’Alessandro, da Paloschi e da chi deve ancora essere a disposizione al 100%, come Pinilla e l’ultimo acquisto Pesic». Il lavoro è stato fatto di concerto con la società e l’unica novità, per lui, è l’abbondanza nel gruppo: «Per come sono abituato a lavorare io, 27 giocatori sono tanti. Significa che ogni domenica ce ne sono 4 che rischiano di restare fuori dalle convocazioni e che in settimana altrettanti potrebbero lavorare in differenziato. Non è la situazione ideale ma dovremo essere bravi a gestire tutto al meglio, far sentire tutti coinvolti e per non arrivare mai a rimpiangere chi non gioca. Non era possibile fare diversamente e quindi lavorerò al meglio per gestire questa cosa».

Ma la rosa soddisfa il tecnico della Dea? «Abbiamo un gruppo importante su cui si può lavorare e che ha come obiettivo primario e fondamentale la salvezza. Tra 6 mesi o 1 anno potremo fare valutazioni diverse, per l’Atalanta questo progetto è importante perché qui ci sono tanti giovani su cui lavorare. Con la proprietà ci siamo allineati e abbiamo sempre parlato molto chiaramente. Siamo sulla stessa lunghezza d’onda, c’è da lavorare e dalla prossima settimana ci concentreremo al 100% sul Torino».

 

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L’amichevole, Sportiello e Pinilla. Gasperini, prima di salutare, ha parlato anche della sgambata con il Como e di due giocatori: Sportiello e Pinilla. «Queste partite sono un allenamento e lo dimostra anche il fatto che abbiamo giocato qui a Zingonia e non allo stadio. È giusto farle a porte aperte con la nostra gente che può assistervi, ho cercato di far ruotare gli uomini a disposizione ma è ovvio che non si possa trattare di qualcosa di particolare o molto importante: è stato un buon allenamento». Tra i pali, dal primo minuto, c’era Marco Sportiello: «L’arrivo di Berisha penso che possa far bene a Sportiello, la competizione è fondamentale. Credo che Marco sia un ragazzo intelligente, ha doti importanti e qui ne siamo tutti convinti. Nel lavoro quotidiano, negli allenamenti e nello spogliatoio, avrà vicino un portiere come Berisha che sicuramente stimolerà la voglia di confrontarsi e fare sempre meglio. L’Atalanta, da questa situazione, non può che trarne un vantaggio e di questo ne sono convinto».

La chiusura il tecnico la riserva a Pinilla. E l’argomento viene proposto proprio da Gasperini: «Prima di andare voglio precisare io una cosa su Pinilla: lo aspettiamo perché credo che sia un giocatore importante. Si è letto e scritto nei giorni scorsi che io avrei avuto e avrei oggi problemi con lui: le cose non stanno così. A Genova giocò 12 partite su 16 poi ebbe una proposta importante e accettò: la società era d’accordo e io mi ritrovai senza un giocatore di livello. Fortunatamente poi arrivarono Niang e Pavoletti, ma non ho avuto problemi con Pinilla. In generale, quello che mi interessa davvero è lavorare sul campo per contribuire alla crescita dei miei giocatori: se tra 6 mesi o 1 anno, Pinilla o qualsiasi altro elemento riusciranno a strappare un nuovo contratto magari per 2, 3 o 5 anni significa che avranno fatto bene qui all’Atalanta. E io non potrò che essere felice di questo. Con lui, come con tutti, cerco di avere un rapporto schietto: se gioca da centravanti, non avrò nulla da dire. Se invece svarierà troppo o sarà fuori posizione, lo richiamerò. Fa parte del mio lavoro e sono sempre stato abituato ad agire in questo modo».

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L’amichevole con il Como. Finisce con una vittoria di misura per 2-1 l’amichevole dei nerazzurri di Gasperini contro il Como di Gallo. Al Centro Bortolotti decidono Paloschi e Freuler (in gol Cortesi per il Como). Gli orobici, in formazione nettamente rimaneggiata, sono protagonisti di un buon allenamento sotto gli occhi del presidente Antonio Percassi e del figlio Stefano, seduti a bordo campo per vedere la partita. Di spunti degni di nota non ce ne sono molti e Gasperini ha avuto a disposizione solo 16 effettivi. Nella ripresa Konko è stato schierato anche da interno di centrocampo a destra nel 3-5-2. La gara inizia alle 15 ed è pesantemente condizionata dal gran caldo. A Zingonia, per l’occasione, arrivano quasi mille tifosi con i ragazzi della Curva presenti in massa dietro allo striscione “Carica Ragazzi”, ma nel primo tempo i titolari sono soltanto tre (Sportiello, Masiello e Paloschi) e la manovra ne risente parecchio. Gasperini insiste con il 3-5-2, in difesa Konko è il titolare di destra mentre in avanti c’è Petagna a supporto di Paloschi. Lo 0-0 si schioda abbastanza presto: all’11’ è bravo Petagna a pescare il compagno in piena area e il tocco sotto porta è preciso e batte Zanotti.

L’Atalanta cerca comunque la manovra anche senza tanti elementi titolari (Grassi, Kessie, Dramè, Pinilla, Caldara, Zukanovic e Berisha impegnati in Nazionale, mentre Kurtic e Toloi sono alle prese con qualche problema fisico) e dal primo minuto si vede il giovanissimo Cabezas. Per l’ecuadoriano qualche ottima progressione ma poco altro, il ragazzo ha bisogno di crescere e questi primi mesi a Bergamo gli serviranno certamente per calarsi al meglio nel calcio italiano. Petagna (35’) e Cabezas (42’) firmano le altre due occasioni della prima frazione. Dopo il riposo solita girandola di sostituzioni, con il Como che in un paio di occasioni arriva anche ad impensierire il neo entrato Bassi. Gomez (entrato dopo l’intervallo) colpisce un gran palo da destra al 70’, mentre Freuler al 79’ raddoppia con un tiro secco all’angolino. Prima del fischio finale, però, arriva anche la rete del lariano Cortesi che si incunea tra Stendardo e Konko e fulmina Bassi sul primo palo. Poco prima del fischio finale (89’) gran calcio di punizione del comasco Di Quinzio (palla sul palo).

 

Atalanta-Como 2-1
Reti: 11’ Paloschi (A), 79’ Freuler (A), 81 Cortesi (C)

Atalanta (3-5-2): Sportiello, Konko, Stendardo, Masiello, Spinazzola (46’ Raimondi), Gagliardini (46’ Carmona), Migliaccio, Freuler, Cabezas, Petagna, Paloschi. All. Gasperini.

Como (4-4-2): Zanotti, Nossa, Pessina, Ambrosini, Le Noci, Cristiani, Fietta, Peverelli, De Leidi, Bartulovic, Sperotto. All. Gallo.

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