Jasmin Kurtic, il tuttocampista che è sbocciato grazie a Gasp

Jasmin Kurtic, il tuttocampista che è sbocciato grazie a Gasp
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La sua seconda stagione con la maglia dell’Atalanta sta diventando la migliore da quando gioca in Italia. I numeri sono dalla sua parte e mister Gasperini lo manda sempre in campo anche se, spesso, è il primo a lasciare posto ad un compagno. Jasmin Kurtic, centrocampista nerazzurro classe 1989, indossa un numero importante per tutta i tifosi, cioè la maglia 27 che fu di Cristiano Doni, ma è tra i protagonisti più inattesi della stagione. La cura del mister di Grugliasco gli sta facendo benissimo.

 

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Centrocampista o esterno? Tuttocampista. Arrivato a Bergamo nel mese di luglio del 2015 per una cifra di oltre 3,5 milioni di euro, si dice che Kurtic fosse un desiderio del presidente Antonio Percassi. Fisico da granatiere e doti atletiche molto importanti, il ragazzo non ha lasciato il segno con le maglie di Palermo, Torino, Sassuolo e Fiorentina nonostante i tanti elogi che a più riprese sono arrivati. Per ogni buona partita c’è sempre stata una gara sottotono e il problema più grande era la continuità. In riva all’Arno descrivono Kurtic come un mediano tutto polmoni. A due o a tre, il centrocampista della Nazionale slovena si è sempre mosso nel cuore del gioco e solo da quest’estate l’evoluzione atalantina lo ha visto protagonista nella zona esterna dell’attacco. Lo scorso anno Reja lo aveva già sperimentato in quel ruolo, ma le prestazioni non hanno mai convinto fino in fondo e troppo spesso le gare sono terminate con la stessa domanda: ma che va in campo a fare?

 

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I numeri di Kurtic in questa stagione. Il calciatore di Crnomelj, piccolo paesino di 15mila abitanti nel sud della Slovenia, in questa stagione ha collezionato, finora, 16 presenze in 16 giornate ed è l’unico insieme a Gomez ad essere sempre sceso in campo. In 15 occasioni è stato titolare, eppure il suo minutaggio è solo il quarto della squadra: in testa c’è Gomez (16 presenze, 1412 minuti giocati), poi viene Kessie (14 presenze, 1302 minuti) e al terzo posto troviamo Masiello (15 presenze, 1264 minuti giocati), mentre Kurtic è fermo a 1245 minuti. La spiegazione è molto semplice: Gasperini punta sempre sul suo numero 27, ma allo stesso tempo lo sostituisce con grande continuità. Sono ben 9 le partite che hanno visto lo sloveno lasciare il posto al compagno e nessuno in rosa è stato sostituito quanto lui. Capocannoniere della squadra insieme a Kessie con 5 reti (tutte su azione), la media gol di Kurtic è di una rete ogni 415 minuti e se consideriamo anche la traversa colpita contro l’Udinese, si capisce come i suoi numeri avrebbero potuto essere pure migliori.

 

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Tattica e posizione: lo scacco matto del Gasp. Kurtic nasce mediano eppure in questa stagione ha già avuto 16 occasioni da gol (una a partita) con 11 tiri in porta e 12 fuori dallo specchio. In campo il suo atteggiamento è propositivo e oltre alle tante giocate che prova ci sono due indicatori che certificano come nell’Atalanta sia considerato una fonte di gioco importante: i falli fatti sono 14 (meno di uno a partita) a fronte di 32 subiti (2 a partita) e le palle recuperate sono 22, mentre quelle perse quasi il doppio (43). Partendo da destra, il numero 27 atalantino taglia spesso verso il centro lasciando la fascia libera per Conti e venendo a giocare tra le linee, offrendo tante soluzioni di appoggio ai compagni. Una costante ricerca della giocata smarcante con l’unico obiettivo di attaccare la porta avversaria. La sua fisicità è spesso un valore aggiunto e continuando di questo passo Kurtic può seriamente puntare alla doppia cifra. Lo schema che lo vede staccare sul primo palo in occasione dei calci d’angolo è diventata ormai abitudine e anche di assist decisivi ai compagni ne sono arrivati a volontà. Tutta la tifoseria ha voglia di continuare a stupirsi davanti alle giocate del marcantonio sloveno.

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