Contatti stretti, fine della quarantena, tamponi: le Faq di Regione Lombardia sul ritorno a scuola
Le tredici domande-risposte pubblicate dal Pirellone per chiarire dubbi di famiglie, studenti e personale scolastico
Quali sono le indicazioni previste per l’accesso alle scuole? E le procedure per la gestione dei casi di Covid? Come ci si deve comportare in caso di sintomi? Soprattutto, quando una persona risultata positiva al Covid può essere riammessa a scuola e in che modo si individuano i cosiddetti contatti stretti?
Il nuovo anno scolastico è iniziato da una decina di giorni, ma a Bergamo sono già 10 le classi ripiombate nella didattica a distanza a causa della diagnosi di casi positivi al virus. Quarantene che unite a linee guida sempre mutevoli, hanno fatto sorgere ben più di una domanda tra i docenti, gli studenti e i loro genitori.
Così Regione Lombardia ha pubblicato sul proprio portale tredici domande e risposte (QUI IL LINK con tutti i chiarimenti) nel tentativo di illustrare le principali nuove regole previste per il ritorno a scuola e la gestione dei casi Covid.
Tra le domande anche quella che affronta la possibile chiusura di tutta la scuola, a causa della particolare diffusione di focolai al suo interno. «È sempre Ats a valutare le condizioni epidemiologiche di contesto e disporre provvedimenti che interessano l’intera scuola – si legge -. Oltre a quanto già previsto per i contatti nei plessi scolastici, ove almeno il 30 per cento delle classi sia coinvolto da almeno un caso di Covid, oltre all’attivazione delle procedure di quarantena per i contatti, possono valutare i seguenti provvedimenti in base alle caratteristiche del cluster: sospensione delle attività in presenza per l’intero plesso scolastico; quarantena di tutti i soggetti afferenti (ossia di tutti gli studenti, compresi quelli delle classi non interessate dai casi; l’effettuazione ai non contatti di uno screening ripetuto ad almeno 0-5-10 giorni anche tramite l’utilizzo del tampone salivare molecolare permettendo la continuazione dell’attività».
Per essere riammessi a scuola dopo essere stati contagiati serve un «tampone negativo eseguito a partire dal decimo giorno dall’inizio sintomi (o dalla data del tampone positivo se sintomi lievi), e dopo tre giorni di assenza di sintomi (non considerando la perdita di olfatto e/o gusto, che possono avere prolungata persistenza nel tempo). La fine dell’isolamento avviene anche senza tampone negativo dopo 21 giorni di isolamento di cui gli ultimi sette senza sintomi. Se il caso è una variante Beta sospetta o confermata, non è possibile terminare l'isolamento senza aver effettuato un tampone molecolare risultato negativo».
C’è poi il nodo relativo alla definizione dei contatti stretti: «Sono considerati gli studenti dell’intera classe (presenti nelle 48 ore precedenti) – scrive Regione -. Pertanto in presenza di uno o più soggetti risultati positivi nella singola classe, tutti gli studenti sono messi in quarantena. L’isolamento dei contatti stretti viene disposto da Ats unicamente a seguito di segnalazione di caso accertato Covid. I contatti di un caso sospetto (familiari, compagni di classe) non devono sottoporsi a isolamento domiciliare fiduciario, ma devono adottare comportamenti prudenti in attesa dell’esito del tampone del caso sospetto».