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Cosa ha detto il ministro dell'Istruzione Valditara in visita alla Sacra Famiglia di Seriate
Tante le domande dei ragazzi e delle ragazze nell'incontro avvenuto nell'istituto di Comonte. L'orgoglio del sindaco Vezzoli
di Marta Belotti
«Qual è la tua giornata tipo come ministro?»; «Come mai proprio l'istruzione?»; «Perché dedicarsi alla politica?»: sono solo alcune delle domande che, nella mattinata di oggi (martedì 7 febbraio), nella palestra dell'Istituto della Sacra Famiglia di Comonte, a Seriate, si sono alzate dal pubblico di bambini e bambine dell'ultimo anno delle primarie e delle medie per rivolgersi a un interlocutore d'eccezione: il ministro dell'Istruzione e del merito Giuseppe Valditara.
Sindaco: «Siamo orgogliosi»
Il ministro ha visitato la paritaria di Seriate, che ingloba in sé la possibilità di un percorso formativo capace di correre dal nido fino alle secondarie e agli Ifts, ponte diretto verso il mondo lavorativo, passando per infanzia, primarie e secondarie.
«Un'eccellenza della quale siamo orgogliosi», ha detto il sindaco Cristian Vezzoli nel suo intervento di benvenuto al rappresentante dell'esecutivo. Continuando: «A Seriate siamo anche orgogliosi del nostro sistema di scuole pubbliche, che grazie ai finanziamenti del Pnnr conosceranno un vero e proprio processo di restyling e riorganizzazione teso a rendere il servizio sempre migliore, della scuola superiore del Majorana nonché della Scuola Edile».
Competenza, capacità e coraggio
Accanto al sindaco, ad accogliere il ministro, Isabella Prometti, coordinatrice della primaria: «La nostra storia è iniziata quasi duecento anni fa e testimonia il lavoro instancabile portato avanti da generazioni di docenti. Ogni nuova scuola aperta è stata una sfida. Ogni passo è ripagato dai nostri ragazzi che ci chiedono di crescere, mettendo al centro competenza, capacità coraggio e speranza. Ogni anno la preparazione dei nostri alunni riconosciuta e apprezzata».
Inoltre, Prometti si è fatta portavoce di una richiesta: «Noi paritarie, formalmente apparteniamo al sistema pubblico, ma molte volte siamo sprovviste di strumenti per garantire l'effettiva parità. Molte famiglie ogni anno devono rinunciare a iscrivere qui i propri figli e ogni anno i nostri colleghi, nonostante amino insegnare nel nostro istituto, emigrano dal pubblico per paghe più alte».
Le parole del ministro
Una serie di problematiche prese in carico dal ministro, che in questi giorni sta completando un giro nelle scuole con l'intento di capire e ascoltare le esigenze, ma anche trovare i punti di forza dell'istruzione in Italia.
«Le due parole da mettere al centro sono "territorio" e "persona" - ha affermato Valditara -. Quando noi abbiamo scelto di aggiungere la parola merito abbiamo pensato alla persona e alla volontà di valorizzare ciascuno. Merito è personalizzazione dell’educazione e istruzione, perché ognuno ha un'intelligenza diversa e dei talenti propri e la scuola deve saperli valorizzare e sviluppare, senza lasciare indietro nessuno. L'altra grande sfida è mettere al centro il territorio, creare una grande alleanza fra mondo della scuola, associazioni, volontariato e imprese».
Gli stand dell'Efp
Dopo l'incontro diretto con i ragazzi e le ragazze delle medie in palestra, Valditara è stato accompagnato a visitare l'Efp, dove a essere protagonisti e a fare da Cicerone sono stati proprio i ragazzi, che hanno spiegato e raccontato al ministro gli indirizzi e le attività svolte in classe e in collegamento con le realtà del territorio grazie agli stand da loro preparati.
