Grande partecipazione alla manifestazione delle famiglie contro la Dad
Piazza Vittorio Veneto si è riempita, domenica 21 marzo: «Difficile conciliare lavoro e gestione dei bambini»
Una partecipazione inattesa anche per voci degli organizzatori: tanti genitori sono venuti in bici, facendo anche parecchi chilometri, per non mancare alla manifestazione di piazza Vittorio Veneto delle mamme (e non solo, evidentemente) contro la famigerata didattica a distanza. Genitori stanchi, dopo un anno, di sacrifici, per essere tornati al punto di partenza. La zona rossa non ha scoraggiato nessuno: nei momenti di massima affluenza ci saranno state tra le duecento e le trecento persone.
A Bergamo la manifestazione è stata organizzata da due gruppi che stanno raccogliendo consensi sui social: “La mia casa non è una scuola”, che aveva invitato ad appendere gli zaini vuoti sui cancelli degli istituti scolastici, e “Priorità alla scuola-Bergamo e provincia”. Tra le principali organizzatrici in provincia Silvia Manzecchi, Denise Eusebi, Roberta Caprini, Elisa Denegri, ma anche alcuni uomini.
A dire la loro c’erano soprattutto donne lavoratrici messe a dura prova ogni giorno. Se la famiglia e numerosa, se mancano parenti a cui fare riferimento o le risorse economiche, la fatica diventa insormontabile, hanno sottolineato le presenti. Senza contare le carenze didattiche e relazionali a cui vanno incontri bambini e ragazzi. Il 26 marzo le mamme lavoratrici torneranno a protestare davanti agli uffici bergamaschi della Regione. Intanto, arrivano le prime reazioni della politica.