Garantire l'istruzione

La proposta di Carretta e Poli per la scuola: «Niente quarantena per gli Under 12 vaccinati o guariti»

La richiesta è stata inviata a Regione. Sarebbe opportuno consentire la presenza ai più piccoli "protetti" entrati in contatto con altri positivi

La proposta di Carretta e Poli per la scuola: «Niente quarantena per gli Under 12 vaccinati o guariti»
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Per garantire ai bambini con meno di 12 anni la massima continuità possibile dello svolgimento dell’attività didattica è necessario modificare le norme che regolano la quarantena per i piccini già vaccinati o guariti dal Covid.

È la richiesta che il consigliere regionale di Azione Niccolò Carretta e l’assessore alla Scuola e alle Politiche giovanili del Comune di Bergamo Loredana Poli hanno inviato formalmente alla vicepresidente regionale Letizia Moratti.

I principali timori riguardano il disagio psicologico ed emotivo patito dai bambini vaccinati o guariti, ma costretti nuovamente a seguire le lezioni a distanza. Per non parlare poi delle difficoltà organizzative e logistiche di tanti genitori. «Comprendiamo la cautela riservata alla gestione dei casi di positività e alle misure di contrasto alla diffusione del contagio – sottolineano Carretta e Poli -, ma i dati sul numero di classi in quarantena e sul numero di minori vaccinati impongono una riflessione seria sulla scelta di sospendere le attività per le scuole dell’infanzia e applicare la didattica a distanza per la scuola primaria».

La campagna vaccinale per la fascia d’età 5-11 anni, avviata a metà dicembre, sta infatti registrando un buon andamento su tutto il territorio italiano: 831.516 bimbi hanno ricevuto almeno una dose di vaccino, mentre 137.676 hanno ricevuto anche la seconda dose. A questi si aggiungono  altri 190.617 alunni guariti.

Eppure, a differenza della gestione dei casi di positività per chi ha più di 12 anni, le regole ministeriali prevedono per la scuola dell’infanzia, in presenza di una positività nel gruppo classe, la sospensione delle attività per dieci giorni, e alle scuole elementari la didattica a distanza, sempre di dieci giorni, in presenza di due o più positivi. Da qui la richiesta alla Regione di intercedere presso il Governo per evitare la quarantena di vaccinati o guariti nel caso entrino in contatto con altre persone positive.

Nella lettera inviata al Pirellone Niccolò Carretta e Loredana Poli chiedono anche quale sia l’orientamento regionale rispetto alle proposte di rafforzare il tracciamento periodico e costante di studenti e personale scolastico, di accelerare le procedure di esito dei tamponi di guarigione e, infine, di consentire il rientro in classe dei più piccoli che presentano l’esito negativo del tampone, senza la necessità di mostrare altre certificazioni.

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