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Troppi lutti, la scuola a distanza ad Albino si è inceppata. La ministra Azzolina in soccorso

L'allarme della dirigente dell'Istituto Comprensivo Solari: «Non sono stati i problemi tecnici. È stato proprio il virus. Un virus che qua ha falciato nonni, madri e padri in quasi tutte le famiglie dei miei studenti e dei miei docenti. Da qui il crollo psicologico». In arrivo la task force direttamente dal Ministero

Troppi lutti, la scuola a distanza ad Albino si è inceppata. La ministra Azzolina in soccorso
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di Fabio Gualandris

La scorsa settimana la dott.ssa Veronica Migani, dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo “Gioele Solari” di Albino (il più grande della Provincia con dieci plessi, dalla scuola dell’infanzia alle medie), aveva scritto in una chat tra colleghi: «Scusate. A me la didattica a distanza si è inceppata, avvitandosi su se stessa dopo un’iniziale e scoppiettante partenza. Non sono stati problemi tecnici a farla implodere, e nemmeno forse quelli legati ai limiti culturali o strumentali di alcune famiglie. È stato proprio il virus. Un virus che qua... ha falciato nonni, madri e padri in quasi tutte le famiglie dei miei studenti e dei miei docenti. Un’ecatombe. Da qui il crollo psicologico, il dolore chiuso dentro le case che rimbalza senza poter uscire, nemmeno via web. Un dolore che annulla ogni voglia di pensare al “dopo”. Qui nessuno canta sul balcone. Qui nessuno si sente tra i “salvati”. Insomma, il terrore, la depressione, lo smarrimento hanno fortemente influenzato l’iniziale slancio didattico e tutta la buona volontà degli insegnanti e degli alunni. Dovrò lavorare su questo, adesso, e non sui device o sugli aspetti tecnici. E non so da che parte cominciare... perché non ne sono capace».

Questo Sos, venuto da un animo profondo, è stato raccolto e diffuso anche dai media fino a giungere al ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina che ha telefonato alla dirigente esprimendo solidarietà, vicinanza e supporto.

La ministra Azzolina in videochat. Si sono collegati in due tempi i genitori poi, sempre in due tempi, gli studenti. Ogni volta potevano partecipare un massimo di 250 persone

La scuola ha così messo in campo “Azioni di smorzamento dell’emergenza emotiva per pandemia da COVID 19”. I docenti, con il passare del tempo, avevano scoperto che stava diventando sempre più importante lo stress dovuto alla costrizione domestica imposta a tutti dai decreti governativi, a cui si aggiungeva una forte tensione emotiva causata dalla vicinanza familiare con casi di decesso o malattia, diffusi ormai a livello emotivamente insostenibile. A questo scopo il corpo insegnante ha pensato di attivare un progetto di emergenza per mettere in atto azioni di contenimento, smorzamento e sollievo emotivo per tutti i soggetti che ruotano intorno al mondo della scuola. L’idea è stata quella di costruire una scuola a distanza più equilibrata, intelligente e leggera di quanto si era riusciti a fare fino a quel momento e di sostenere le reciproche ansie grazie alla vicinanza, all'amicizia, al senso di comunità e all'aiuto di persone esperte.

Il progetto è stato realizzato dalla dirigente, insieme con una task force inviata direttamente dal Ministero dell’Istruzione: una serie di esperti, psicologi, pediatri e alti funzionari che da tempo operano in condizioni di estrema emergenza su tutto il territorio nazionale.

Nel pomeriggio di giovedì 26 marzo all'incontro programmato via Google Meet con i genitori, gli studenti e la dirigente, ha partecipato anche il Ministro Lucia Azzolina che ha portato i saluti del Governo e risposto ad alcune domande degli studenti. A settembre invece, tutta la scuola è stata invitata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per l’inaugurazione dell’anno scolastico. «Quindi andremo tutti, se volete» ha concluso la dott.ssa Migani.

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