Università di Bergamo, il rettore ai neolaureati magistrali: «Siate coraggiosi»
Lancio del tocco per 600 studenti, in rappresentanza degli oltre 1.700 che hanno conseguito il titolo
«Siete stati coraggiosi e temerari, anche un poco incoscienti, nella scelta dell’università e del percorso di studi. Avete sperimentato e compreso l’importanza del vivere appieno l’esperienza universitaria e della relazione con le persone quali tappe fondamentali per la vostra crescita personale e professionale. Vi abbiamo messo a disposizione una cassetta degli attrezzi che vi permetterà di aprire porte: non smettete mai di approfondire e formarvi. Care laureate e cari laureati magistrali: perseverate con quel coraggio che vi ha guidati fin qui e festeggiate a pieno cuore questa giornata memorabile».
Così il rettore dell’Università degli studi di Bergamo Sergio Cavalieri si è rivolto ai 600 laureati che oggi, sabato 15 giugno, sono stati protagonisti, in rappresentanza degli oltre 1.700 laureati magistrali di UniBg dell’a.a. 2023/2024, della cerimonia del Graduation Day, una mattinata ricca di emozioni vissute nella splendida cornice dell’aula magna di Sant’Agostino.
È il tema del coraggio, l’«avere cuore» e avvalersi della sua forza per affrontare le sfide quotidiane, quello scelto dal rettore per augurare il futuro migliore ai neolaureati dell’Università di Bergamo. Coraggio che «deve poter imprimersi in voi come un tatuaggio invisibile, un’impronta, una forza capace di accettare anche le sconfitte e imparare dagli errori».
È stata poi la volta di “Il presente non basta”, l’elogio dei giovani portato al Graduation Day di UniBg dall’ospite d’onore Ivano Dionigi, professore emerito dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, di cui è stato rettore, e presidente del Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea, che ha esortato: «Mostrate i vostri volti, fate sentire la vostra voce, non siate clandestini; il vostro tempo non è domani, è ora; voi che avete il futuro nel sangue e il privilegio di dare del tu al tempo. Siate consapevoli della vostra forza, perché il tempo vi è amico. Siate insoddisfatti, siate esigenti, siate rigorosi. Vorrei dirvi: siate perfetti. Il mondo sarà migliore il giorno in cui non diremo più di un ragazzo o di una ragazza «è tutto suo padre, tutta sua madre», ma di un genitore diremo «è tutto suo figlio, è tutto sua figlia».
Al Graduation Day hanno preso parte le massime autorità civili, tra cui la consigliera delegata del Ministro dell’Università e della Ricerca Alessandra Gallone, che è intervenuta a distanza con un videomessaggio, e la neoeletta sindaca di Bergamo Elena Carnevali, che ha detto rivolgendosi ai laureati: «Siate protagonisti della vostra vita, nella dimensione sociale e in quella professionale che comincia già da oggi. Questo è il mio augurio a voi neolaureati che vi affacciate al futuro con l’energia e l’entusiasmo della vostra età e con la fiducia che noi adulti riponiamo in voi. Durante il percorso formativo, completato con il raggiungimento della laurea magistrale, avete coltivato interessi e saperi arricchendoli di conoscenze e competenze di qualità; ma soprattutto avete maturato quello spirito critico indispensabile per essere cittadini del mondo. Voi siete il presente e, ancora di più, il futuro: costruitelo con tutta la passione e la determinazione di cui siete capaci. In questi mesi ho incontrato tante ragazze e ragazzi che mi hanno manifestato l’urgenza di essere ascoltati e partecipare alle scelte che li riguardano direttamente e che incidono sulla vita di tutti noi. Con loro mi sono impegnata a coinvolgerli perché ritengo che il loro apporto possa essere ricco e prezioso. La nostra comunità ha bisogno della vostra visione. Bergamo ha bisogno di voi per essere sempre più aperta, intraprendente, internazionale».
Nel corso della mattinata, arricchita dalla performance “La magia della sabbia” dell’artista Andrea Arena-Sand Art, sono stati premiati anche 80 laureati (10 per dipartimento) che si sono particolarmente distinti per merito nel corso dei loro studi. La cerimonia si è conclusa all’insegna della festa, con il rituale “lancio del tocco” e il canto del “Gaudeamus igitur”, l’inno degli universitari.