Che annata

Dopo l’Europa League della Dea, Pagliuca vince il titolo Nba con Boston

Il co-chairman dell’Atalanta e dei Celtics: «Conquistare due trofei così è qualcosa di assolutamente incredibile, è stata una stagione indimenticabile»

Dopo l’Europa League della Dea, Pagliuca vince il titolo Nba con Boston
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«Ma avete visto come abbiamo giocato contro la Roma? Anche tutte le persone con cui ho parlato mi hanno detto che è stata la miglior partita che abbiano mai visto». Così Stephen Pagliuca, lo scorso 21 maggio, sprizzava entusiasmo quando parlava della sua Atalanta, di cui è co-chairman con Luca Percassi. Aggiungendo: «Questa Dea è incredibile, come i Boston Celtics», di cui è uno dei due proprietari di maggioranza.

Con l’Atalanta sappiamo bene quali soddisfazioni si sia preso, con l’Europa League. E stanotte è arrivato anche il titolo Nba, appunto, con i Celtics, che in finale hanno schiantato per 4 partite a 1 i Dallas Mavericks del fenomeno sloveno Luka Doncic e dell’ex Kyrie Irving.

Le parole di Pagliuca

Ai microfoni della tv americana Pagliuca ha così commentato: «Vincere due titoli come l’Europa League e la Nba è qualcosa di assolutamente incredibile, è stata una stagione indimenticabile».

Pagliuca trionfa

Stagione da urlo

Una stagione da schiacciasassi per Boston: miglior record in regular season. Poi 16 vittorie su 19 partite ai playoff. E oltre a tutto ciò, il cuore. Per i Celtics è il 18esimo titolo: sono ora la franchigia più vincente della storia dell’Nba (erano appaiati a quota 17 con i Los Angeles Lakers).

Tatum e Brown decisivi

C'è stato un duello interno ai Celtics per decidere chi avrebbe vinto il premio di Mvp delle Finals, il Bill Russell Awards se l'è aggiudicato alla fine Jaylen Brown, che ha voluto condividere il riconoscimento con Tatum: «È stato uno sforzo di squadra, lo condivido con i miei fratelli e con il mio partner in crime Jayson Tatum, che è rimasto con me fin dall'inizio. Questo premio lo condividiamo insieme».

Come ha scritto (al solito) magistralmente La Giornata Tipo per rendere l’idea di quanto Boston ci abbia messo l’anima: «Derrick White è caduto di faccia per terra e Dereck Lively (112 kg) gli è caduto sopra la testa facendogli perdere un dente: si è rialzato e l'azione dopo ha segnato una tripla. Io ho redatto il testamento dopo che mio nonno mi ha rubato il nasino all'ultimo pranzo di Natale».

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