L'inaugurazione

Il nuovo Centro Sportivo di Tennis alla Cittadella dello Sport intitolato a Giorgio Röhrich

L’opera ha visto l’ammodernamento dei due campi scoperti esistenti e la costruzione ex novo di due terreni coperti con spogliatoi annessi

Il nuovo Centro Sportivo di Tennis alla Cittadella dello Sport intitolato a Giorgio Röhrich
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È stata forte l'emozione che ha investito gli amici, i parenti, i rappresentanti del mondo sportivo presenti e i cittadini quando la sera di martedì (6 dicembre) è stata svelata la targa che intitola il nuovo Centro Sportivo di Tennis di Bergamo a Giorgio Röhrich, maestro di tennis scomparso di recente.

A portare il ricordo del padre sono state le parole del figlio Cristiano: «In 60 anni di insegnamento e 32 anni di carriera da veterano, terminata nel 2016, mio papà ha vinto 8 titoli mondiali e una sessantina di titoli italiani, ma molti sanno che era anche un grande uomo. Umile, onesto, determinato, mio papà ha trasmesso valori ai giovani che vanno aldilà dello sport. La sua figura rimarrà in ogni persona, giovane o anziana, che praticherà il tennis su questi campi».

I due nuovi campi

Con questa inaugurazione, la Cittadella della sport in via Monte Gleno si arricchisce di due nuovi campi da tennis in terra rossa battuta, fortemente voluti e realizzati dall’Accademia dello Sport per la Solidarietà di Bergamo, in collaborazione con il Comitato Provinciale del Csi,  Regione Lombardia, la Provincia e il Comune di Bergamo. Un’opera che ha ricompreso l’ammodernamento dei due campi scoperti esistenti con la tecnologia fornita da Red Plus (e contestuale adeguamento dell’impianto di illuminazione) e la costruzione ex novo di due terreni coperti con le medesime caratteristiche in tensostruttura lamellare, con annessi spogliatoi.

L'investimento arriva al milione e 350 mila euro, finanziato da Regione Lombardia con il contributo dell’Accademia e del Csi provinciale. Inevitabile poi, dato che ormai si tratta di una moda dilagante, è stata la realizzazione anche due campi da padel, cui se ne aggiungerà un terzo e la complessiva copertura. L’impianto verrà gestito completamente dal Csi di Bergamo.

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L'inaugurazione

L’obiettivo nella mente di Giovanni Licini, fondatore dell’Accademia dello Sport, è di riportare in città il torneo di tennis benefico organizzato ogni anno dall’Accademia, che negli ultimi anni si svolgeva presso il Tennis Club Mongodi di Cividino. Ed è stato proprio Licini a prendere per primo la parola all'inaugurazione: «In sedici anni, il torneo Tennis Vip ha coinvolto centinaia di partecipanti e tantissimi sponsor e la nostra associazione ha donato un milione 700 mila euro, cui si sommano oltre un milione e 200 mila euro donati nel periodo tragico della pandemia. Nel 2020, anno del Covid, l’operato dell’Accademia ha permesso di ricevere donazioni da tutta Italia e dall’estero, con tanti imprenditori bergamaschi scesi in campo. Il nostro torneo ha peregrinato in vari circoli bergamaschi, ma il mio sogno era riportare il torneo a Bergamo, nella Cittadella dello Sport, che è un impianto pubblico».

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Grade l'elogio del presidente del Csi Nazionale, Vittorio Bosio: «Io giro per l’Italia e una struttura come questa è difficile da trovare. Noi bergamaschi abbiamo qualcosa in più». E Valerio Bettoni, ideatore della Casa dello Sport, ha aggiunto: «La Cittadella è nata dall’opera di volontariato, che si stava perdendo. Lo sport deve essere punto di riferimento per i nostri giovani e gioca un ruolo fondamentale nella crescita umana e sociale. Le istituzioni devono essere sempre vicine alle piccole realtà del territorio».

Pensiero condiviso anche dal presidente della Provincia di Bergamo, Pasquale Gandolfi: «La differenza in politica la fanno soprattutto le persone, e noi abbiamo assistito all’impegno di un gruppo caparbio che ha lottato per avere questa struttura. Ci sono idee e volontà, ma soprattutto la passione, che è fondamentale» e dal presidente del Centro Sportivo Italiano di Bergamo Gaetano Paternò: «Ringrazio chi sta dietro le quinte, che ha reso possibile col proprio impegno volontario quest’opera, un mezzo miracolo vista la celerità nella realizzazione».

Parola alla Regione

Dato l'importante contributo regionale, erano presenti anche i rappresentanti dell'istituzione. L'assessore regionale Claudia Maria Terzi: «Licini ci parlò del progetto solo pochi mesi, eppure eccoci oggi ad ammirare i risultati. Lo sport ha bisogno di sostegno per avere impianti adeguati. È una delle opere finanziate con il Piano Lombardia, che ha sostenuto tantissime opere in piena pandemia, salvando l’economia regionale». E il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana: «In Italia ci sono poche strutture così belle e complete. La cosa più bella è che è pubblica, dunque a disposizione di tutti i cittadini. Fatevi i complimenti, perché la forza dei bergamaschi sta nella capacità di essere coesi, disponibili nei confronti degli altri, solidali e anche generosi quando bisogna tirare fuori i soldi».

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