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Internazionali di tennis di Bergamo, dal 2021 non si giocheranno a febbraio ma in autunno

La decisione nasce per affrontare l'attuale situazione causata dal Covid, dopo che già la finale 2020 fu annullata proprio all'inizio della prima ondata della pandemia. Gli ultimi due vincitori, Sinner e Berrettini, hanno poi spiccato il volo. Il direttore Fermi spiega: «Vogliamo il pubblico».

Internazionali di tennis di Bergamo, dal 2021 non si giocheranno a febbraio ma in autunno
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Le immagini dei camion dell'esercito che lasciano la città, con decine di salme al loro interno, resteranno tra le scene più dolorose nella storia del nostro Paese. Bergamo è stata la città più colpita dalla prima ondata del Covid, con numeri impressionanti sia nel contagio che nei decessi. L'emergenza sanitaria era iniziata proprio durante il Trofeo Perrel-Faip 2020: il torneo si è giocato, ma non ha fatto in tempo a concludersi perché fu disposta la sospensione degli eventi sportivi proprio nel giorno della finale tra Illya Marchenko ed Enzo Couacaud. Una scelta dolorosa ma inevitabile. Ma gli organizzatori non si arrendono e hanno scelto di rilanciare: con l'obiettivo di rispettare la storia e la tradizione, hanno scelto di cambiare data nel 2021. Niente più febbraio, ma spostamento in autunno.

«Il motivo della nostra scelta è semplice: febbraio è troppo vicino, e con le attuali restrizioni saremmo costretti a un torneo in tono minore - dice Marco Fermi, dal 2006 direttore del torneo - non ci sarebbe pubblico e una parte del budget dovrebbe essere destinata alle misure di sicurezza. Ho accolto con piacere la disponibilità dei nostri partner, i quali erano pronti a starci vicino anche con il rischio di un annullamento a ridosso del torneo, ma abbiamo preferito prenderci qualche mese in più per poter organizzare come piace a noi: questo evento deve essere un divertimento, e svolgerlo con mille limitazioni lo renderebbe soprattutto un peso».

Matteo Berrettini, foto Antonio Milesi

L'Atp ha recepito il messaggio e ha dato massima disponibilità a individuare una buona data per l'autunno 2021, anche considerando la storia del torneo (quella del 2021 sarà la sedicesima edizione) e il valore simbolico di tornare in una delle città più colpite dal dramma del Covid. Il calendario degli Atp Challenger viene aggiornato più volte durante l'anno, quindi oggi è prematuro ipotizzare una data, anche se è ragionevole collocarla tra ottobre e novembre. «E comunque sarà una data favorevole, che ci permetterà di avere un ottimo campo di partecipazione», dice Fermi. Si tratta di un passaggio storico: giocandosi in autunno, è evidente che non sarà possibile spostarsi di nuovo a febbraio.

La nuova collocazione in autunno, dunque, rappresenta l'inizio di un nuova era per un evento che negli ultimi anni aveva lanciato due stelle del tennis italiano: nel 2018 si impose Matteo Berrettini, mentre l'anno successivo ha ospitato il primo titolo di Jannik Sinner, il quale ricorda spesso Bergamo come snodo cruciale della sua impetuosa crescita. Giocandosi in autunno, Bergamo arricchirà il calendario già denso dei tornei in Italia in quel periodo: novembre, infatti, vedrà Milano ospitare le Next Gen Finals (sarà così anche nel 2022) e Torino come nuova sede delle Atp Finals (dal 2021 al 2025). «Il pubblico rappresenta una parte troppo importante del nostro progetto - conclude Marco Fermi -, giocare un torneo a porte chiuse o con accesso limitato sarebbe desolante, oltre che poco rispettoso per la nostra storia. Abbiamo deciso di tornare in tempi migliori e offrire ai bergamaschi (e non solo) quello che è sempre stato: una grande festa del tennis».

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