La mascherina non è obbligatoria nel running, ma bisogna essere da soli
L’ossigenazione di chi corre è un pericolo, con la protezione. Ma il decreto dice anche: distanza di due metri tra le persone
Si sta facendo un gran baccano sull’uso delle mascherine e abbiamo già scritto settimana scorsa di quali sono le regole del gioco, niente obbligo di mascherina per correre, ma questo non vieta di usarla, ma soprattutto un punto va ribadito: correre è sicuramente uno dei più bei modi per socializzare che esistano a questo mondo, è addirittura un metodo per conoscere amici e per tenere vivi rapporti e relazioni, ma per favore, siate rispettosi delle regole.
Andare a correre in gruppo è inopportuno per voi e per gli altri: anche tre, quattro persone che corrono insieme sono un problema in questo momento. Se non apriamo bar e ristoranti, se chiediamo ai parrucchieri di diventare dei chirurghi, se ci mettiamo a disquisire di come deve essere distribuita la comunione in chiesa, questo deve indurre chi corre ad essere ancora più prudente. La concessione a non usare la mascherina è dettata dal fatto che la mascherina complicherebbe la respirazione e l’ossigenazione? Bene, il fatto di non doverla portare non deve indurre a sottovalutare il pericolo costituito dal fiatone che è naturale avere soprattutto in un momento di ripresa di attività e peggio ancora il contatto. Certo, una pacca sulla spalla sembra innocua, ma riflettete e ricordate che se vogliamo che le cose migliorino dobbiamo essere tutti capaci di farle migliorare progressivamente.
Se tutto tornerà come prima saremo davvero felici: per il momento “accontentiamoci” (e scusate se è poco!) di poter godere di nuovo della bellezza di quella Bergamo che ci abbraccia con il suo cocktail di natura, storia e tranquillità.