Da primato

Record incredibile al lago di Endine: Bruno Gargantini pesca una carpa da 31 chili e mezzo

Si tratta dell’esemplare più grande mai catturato negli ultimi anni. Dopo la pesa è stato rilasciato nel suo habitat naturale. Gargantini ha deciso di chiamare il pesce “Luisa”, in onore della suocera

Record incredibile al lago di Endine: Bruno Gargantini pesca una carpa da 31 chili e mezzo
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Una cattura record quella effettuata da Bruno Gargantini di Azzano San Paolo, che lo scorso giovedì 18 agosto ha pescato al lago di Endine, dalla riva vicino al bar Alberello di Spinone, una carpa regina di ben 31 chili e mezzo. Secondo i conoscitori della zona, si tratterebbe del più grosso esemplare mai catturato negli ultimi anni.

Gargantini si dedica al carpfishing, una tecnica di pesca incentrata su questa specie ittica, che richiede l’utilizzo di attrezzatura specifica, oltre che abilità e impegno, per portare a termine le catture. La giornata nella località della Val Cavallina rimarrà nella storia: «Ci vado spesso, poi con alcuni amici si fanno due settimane ad agosto e due a ottobre, è una consuetudine ormai da diversi anni. Di solito in questo periodo estivo l’attività non rende molto, ma stavolta abbiamo preso circa quaranta pesci» ha spiegato il pescatore.

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«In quella giornata avevamo iniziato intorno alle 2-4 del mattino con la “partenza” (il momento in cui le carpe assaggiano l’esca, ndr) e alcune catture. Poi ha abboccato quell’esemplare e subito siamo partiti in barca per il recupero: già avevo il sospetto che fosse bello grande, ma non ero sicuro e in quell’area c’erano molte erbe: se fosse finito in un erbaio da 2 metri sarebbe stato un problema». Cosa che infatti è successa e Gargantini ha temuto infatti di perderlo: «Così, a un certo punto, ho forzato riuscendo a portarlo in una zona più libera. Mi ha preso ancora 70-80 metri di filo ma, quando siamo riusciti a tirarlo vicino alla barca, invece di avere un ultimo scatto per fuggire, siamo riusciti a prenderlo con il guadino senza troppa fatica». A tal proposito, aggiunge, non ce l’avrebbe mai fatta senza i due amici di Bologna, Massimiliano Negri e Marco Farisco, che gli hanno dato un valido supporto sia prima che durante la cattura della carpa gigante.

Le uscite a Endine non sono state facili per lui: in passato in quel lago aveva agganciato tanti pesci grossi, ma per un motivo o per l’altro molti li aveva persi. Aveva preso altre carpe abbastanza grosse sul fiume Oglio, circa 22 chili di media. A Endine invece era comunque riuscito a catturarne anche di 19 chili. Ha deciso di chiamare il ciprinide “Luisa”, in onore della suocera e con la sua mole ha superato la principale contendente, un esemplare chiamato “Biancaneve” di circa 31 chili, preso diversi anni fa. Il pesce, dopo la pesa, è stato ovviamente rilasciato nel suo habitat senza conseguenze: a testimonianza dell’evento si hanno le splendide foto fatte dall’uomo con la sua preda. L’ultimo, straordinario risultato.

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