L'escursione consigliata

Fin sulla vetta del monte Aga: tanta fatica e sacrificio, ma ne vale davvero la pena

Con i suoi 2.720 metri di altezza, divide la Val Venina dalla Val Camisana. È una montagna di rara bellezza, amata e conosciuta dagli escursionisti bergamaschi e non

Fin sulla vetta del monte Aga: tanta fatica e sacrificio, ma ne vale davvero la pena
Pubblicato:

di Angelo Corna

Il monte Aga divide, con i suoi 2.720 metri di altezza, la Val Venina dalla Val Camisana. Situato tra il Pizzo di Cigola e l’arcigno Pizzo del Diavolo di Tenda, si presenta come una montagna di rara bellezza, amata e conosciuta dagli escursionisti bergamaschi e non.

Tozzo e quasi minaccioso, questo monta sembra irraggiungibile se visto dal rifugio fratelli Longo. Per raggiungerne la loggia, serve un pizzico di sacrificio; tuttavia, se non temiamo chilometri e dislivello, questa bellissima montagna si presta perfettamente per un giro ad anello che regalerà agli avventurieri che ne vincono la cima un panorama da “cartolina”.

Escursione monte Aga 1
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Escursione monte Aga 3
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Escursione monte Aga 4
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Questa lunga ma appagante escursione ricalca, nel primo tratto, le orme del sentiero Cai 210, tracciato che risale in direzione dei rifugi Calvi e Longo. Con pochi sforzi si raggiunge il grazioso borgo di Pagliari, per poi continuare lungo la carrareccia fino a incrociare la bella cascata che scende dalla vicina Val Sambuzza.

Tra panorami sulle vicine montagne e scorci su antiche baite ristrutturate continuiamo nel bosco fino a raggiungere, dopo circa un’ora e mezza dalla partenza, il piccolo lago del Prato. Ignoriamo la deviazione per il rifugio Calvi e pieghiamo a sinistra, seguendo invece le indicazioni per il rifugio Longo.

Il sentiero continua lungo le pendici del monte Masoni, portandoci dopo un’altra ora di cammino presso l’accogliente struttura. Siamo a metà della nostra escursione, come non concedersi una pausa?

Escursione monte Aga 5
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Escursione monte Aga 8 vetta
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Escursione monte Aga 9 il pizzo del Diavolo
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Il rifugio venne edificato dal Cai di Bergamo nel 1923, inizialmente dedicato alla memoria dei quattro fratelli Calvi di Piazza Brembana: all'inizio degli Anni Cinquanta, la Società chiese e ottenne dal Cai la gestione del piccolo rifugio, che nel frattempo era stato danneggiato durante la Seconda Guerra Mondiale. La capanna venne poi ribattezzata alla memoria dei fratelli Giuseppe e Innocente Longo, periti tragicamente nell'agosto del 1934 sul Cervino.

Recuperate le energie, ci attende la parte più bella di tutta l’escursione: lasciamo il rifugio alle nostre spalle e continuiamo seguendo il segnavia Cai 253, che in pochi minuti ci porta presso il bacino artificiale del lago del Diavolo. Nelle sue limpide acque si specchia, maestosa e cupa, la sagoma del monte Aga…

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