L'escursione consigliata

Fino al rifugio Rino Olmo, il posto perfetto per toccare con mano le bellezze della Regina delle Orobie

Posta a 1.819 metri di altitudine, dedicata al fondatore del Cai di Clusone, la capanna è stata inaugurata il 29 settembre del 1991

Fino al rifugio Rino Olmo, il posto perfetto per toccare con mano le bellezze della Regina delle Orobie
Pubblicato:

di Angelo Corna

Ai piedi della parete sud della Presolana troviamo il piccolo e accogliente rifugio Rino Olmo. Posta a 1.819 metri di altitudine, dedicata alla memoria del fondatore della sezione Cai di Clusone, la capanna è stata inaugurata il 29 settembre del 1991 in seguito alla ristrutturazione della Baita di Olone, sita nel Comune di Castione, da parte dei soci della sezione.

Questo piccolo rifugio sorge in un ambiente stupendo: il luogo perfetto per toccare con mano le bellezze della Regina delle Orobie, montagna simbolo della Bergamasca ma anche base di partenza per escursioni alla scoperta delle tante meraviglie presenti nella zona.

1 - Rino Olmo e signore dei ghiaioni
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2 - Rino Olmo e signore dei ghiaioni
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3 - Rino Olmo e signore dei ghiaioni
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4 - Rino Olmo e signore dei ghiaioni
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5 - Rino Olmo e signore dei ghiaioni
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7 - Rino Olmo e signore dei ghiaioni
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8 - Rino Olmo e signore dei ghiaioni
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Svariati percorsi ci permettono di raggiungere la struttura. Tra i più gratificanti c'è il sentiero Cai 340, che con partenza dal borgo di Valzurio, frazione di Oltressenda Alta, conduce al Rino Olmo in circa due ore e mezza di cammino.

Il sentiero risale nel fitto bosco costeggiando il torrente Ogna che, con le sue acque azzurre, regala il nome a questa bellissima valle. Mai troppo impegnativa, la facile sterrata continua con dolci pendenze per portarci, dopo circa un’ora di cammino, in prossimità delle Baite di Moschel, visibili alla nostra sinistra. Ignoriamo il sentiero che scende in direzione di quest’ultime per iniziare una faticosa salita che, passo dopo passo, ci porta sempre più vicini alla bastionata rocciosa delle “Creste di Bares”.

Il panorama inizia ad aprirsi, mostrando le bellezze di una valle rigogliosa e incontaminata. Continuiamo in falsopiano fino a raggiungere il bivio per il rifugio Albani (che ignoriamo) per riprendere a salire in un ambiente più severo e alpino, dove fanno capolino stelle alpine e cespugli di rododendro.

Ci ripaga dalla fatica la vista della Regina delle Orobie che, pian piano, si avvicina sempre di più. Sono comunque gli ultimi sforzi: pochi minuti ed ecco apparire davanti a noi il rifugio Rino Olmo, in tutta la sua bellezza. Recuperate le energie vale la pena continuare in direzione delle ripide pareti della Regina, per raggiungere in circa mezz’ora di cammino il Passo degli Agnelli…

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