Nasce “La Via delle Sorelle”, percorso a piedi che unisce Bergamo e Brescia
Centotrenta chilometri, trentasei comuni attraversati, due siti Unesco, tre aree vitivinicole
C’è una trafficatissima autostrada che unisce Bergamo e Brescia. Numerose strade statali e, per virare sul sostenibile, tante ciclabili, ma non lungo un percorso continuativo. Ora c’è anche un percorso a piedi, lungo però 130 chilometri: “La Via delle Sorelle”, progettato e realizzato per la Capitale della Cultura da Slow Ride Italy.
È lungo centotrenta chilometri, attraversa trentasei comuni, due siti Unesco, tre aree vitivinicole. E ancora: parchi, Plis, riserve, il lago d’Iseo.
I concetti chiave che hanno determinato la definizione del percorso sono stati quelli di: creare una linea verde naturale tra due aree fortemente urbanizzate con la volontà di mostrarne un altro volto; entrare in contatto con gli altri cammini e sentieri a tappe presenti sul territorio come motore di sviluppo del turismo slow; attraversare bellezze ambientali o architettoniche fuori dalle classiche rotte turistiche perché vengano valorizzate.
Da queste premesse è nato un cammino lento, a tappe, tra la natura, con una minima percentuale di asfalto, che unisce le due città e le loro province, per rappresentarne e valorizzarne l’identità culturale e il patrimonio naturale, con l’aggiunta delle arti visive a renderlo unico nel suo genere.
Il nome è nato su ispirazione del nuovo rapporto tra Brescia e Bergamo: città che si assomigliano, che sono vicine e che, come sorelle, possono competere o discutere, ma sono fondamentalmente unite. Da sempre definite cugine, anche per avere vissuto un particolare e triste momento storico - l’emergenza sanitaria Covid - che le ha viste tristemente protagoniste, oggi più che mai sono diventate sorelle.
Le tappe consigliate per fare interamente il percorso sono sei, ciascuna con una media di 20-25 chilometri, ma ogni camminatore potrà comunque modulare tempo e lunghezza giornalieri in base al proprio grado di allenamento. Ogni tappa ha comunque delle specificità, naturali e culturali, tale da essere vissuta anche come gita giornaliera e del weekend.
Intorno al cammino è stata strutturata una rete di accoglienza per dormire e mangiare. Le realtà che hanno aderito sono dislocate lungo le tappe e offriranno prezzi calmierati ai camminatori in possesso di credenziale che potrà essere richiesta direttamente sul sito. La credenziale, oltre a sostenere la manutenzione della Via delle Sorelle, varrà come biglietto di ingresso alla Riserva del Torbiere del Sebino, a cui andranno una parte dei proventi.
La Via delle Sorelle si arricchisce anche grazie al dialogo e all’interazione delle arti contemporanee (arti visive, teatro, letteratura e musica), chiamate a interpretare ed esaltare i valori fondamentali: il rapporto tra uomo e natura, tra uomo e territorio, tra passato e presente. Si parte con il posizionamento di opere d’arte contemporanea permanenti lungo le tappe del cammino, per creare il primo cantiere creativo tra due città e trasformare il percorso in un palcoscenico a cielo aperto.
Da segnalare, in questo senso, l’opera disseminata di Claudia Losi (Piacenza, 1971) nel territorio bergamasco, lungo il sentiero che da Nembro conduce alla frazione di Lonno. L’opera, a cura di Alessandra Pioselli e Ilaria Bignotti con la collaborazione di Camilla Remondina, consiste in un’installazione diffusa di piccole sculture in pietra locale che riprendono le forme ogivali allungate delle coti.
La Via delle Sorelle ha avuto il sostegno di Regione Lombardia, Fondazione Asm, Fondazione Cariplo e le Fondazioni di Comunità di Bergamo e Brescia, Visit Bergamo e Visit Brescia.