Sui bianchi crinali che abbracciano Foppolo, fino (almeno) al rifugio Montebello
Anche i meno allenati possono scoprire questa stupenda zona. E, se le condizioni lo permettono, è possibile toccare il bellissimo lago Moro

di Angelo Corna
Il paese di Foppolo, in Val Brembana, con i suoi 1.500 metri di altitudine è il comune più alto della Provincia di Bergamo. In inverno, le sue piste da sci - che dai 1.600 metri si snodano fino ai 2.100 metri di quota - attirano tantissimi amanti del turismo invernale. Anche ciaspolatori e scialpinisti trovano, in questi bianchi crinali, tracciati che possono accontentare i meno allenati, cosi come gli esperti.
Tante sono le vette che abbracciano la zona, tutte superiori ai 2.500 metri di quota: le principali sono il monte Cadelle, il monte Toro, il monte Masoni e il famoso Corno Stella. Montagne che, in questa stagione, vengono "lasciate" agli alpinisti e agli esperti.
Tuttavia, anche i meno allenati possono scoprire questa bellissima zona e raggiungere il rifugio Montebello con una semplice ciaspolata. E, se le condizioni lo permettono, è possibile toccare il bellissimo lago Moro, perla naturale incastonata tra le montagne.




Raggiunto Foppolo, continuiamo fino al limitare del paese, per poi posteggiare l’auto nei pressi della località Ronchi, in via Rovera. Il sentiero, marchiato dal segnavia Cai 201/202, sale con chiare indicazioni in direzione dei passi di Dordona e di Tartano. Quella che in estate è una larga carrabile, ora è una strada innevata, sempre battuta da ciaspolatori e skialp.
Ciaspole ai piedi, in un paesaggio tipicamente invernale, costeggiamo la seggiovia del monte Toro, ormai in disuso, fino a raggiungere una baita utilizzata per la preparazione dei formaggi. Continuiamo per poi toccare, dopo circa 15 minuti di cammino, il bivio per il Montebello. Pieghiamo a destra e seguiamo l’evidente traccia, ora marchiata dal segnavia Cai 204, che prosegue con andamento quasi pianeggiante.





Proseguiamo fino a raggiungere un bivio, dove possiamo trovare una palina segnaletica con tempi e destinazioni: noi pieghiamo a destra, inoltrandoci nell'ampio vallone nevoso. Con un percorso a mezzacosta arriviamo al centro, per poi iniziare a salire sul versante opposto, in direzione delle piste da sci. Le costeggiamo senza entrarvi, seguendo la traccia già presente, e in pochi minuti guadagniamo la Terrazza Montebello e il ristoro omonimo…