Un luogo solitario, che regala grandi panorami e belle emozioni: è il Monte dei Frati
In autunno il tracciato è suggestivo e offre agli escursionisti che lo percorrono luci e colori bellissimi, perfetti per gli amanti della fotografia naturalistica
di Angelo Corna
Le Alpi Orobie si estendono nelle province di Bergamo, Lecco, Sondrio e Brescia, coprendo un’estensione di oltre 70.000 ettari. Tra le tante vette presenti nel nostro arco alpino, sono ben 500 le montagne superiori ai 2.000 metri di quota: di queste, almeno la metà è sconosciuta alla maggior parte degli escursionisti.
Spesso vette famose nascondono luoghi meno conosciuti, ma comunque ricchi di fascino e bellezza. Luoghi solitari e poco frequentati, che possono regalare panorami e incontri spettacolari con marmotte e ungulati. È tra queste montagne che troviamo il Monte dei Frati.
La nostra escursione trova partenza dal borgo brembano di Carona. Possiamo posteggiare l’auto a monte del paese, classico punto di partenza per i rifugi Calvi e Longo. Risaliamo la carrareccia in direzione del borgo di Pagliari fino a raggiungere le antiche case di pietra, negli ultimi anni restaurate e riportate alla luce. Alla nostra destra si snoda il “Sentiero Estivo” che conduce al rifugio Calvi, marchiato dal segnavia Cai 247.
In autunno il tracciato è ancora più suggestivo e offre agli escursionisti che lo percorrono luci e colori bellissimi, perfetti per gli amanti della fotografia naturalistica. Questo percorso è anche un'ottima variante per arrivare al rifugio Calvi senza percorrere la classica carrareccia, spesso affollata di escursionisti.
Si scende brevemente in direzione del fiume Brembo, per poi proseguire nel fondovalle tra lo scrosciare del fiume e le fioriture di funghi tipiche di questa stagione. Continuiamo sul tracciato sempre ben segnalato e dopo circa un’ora di cammino incrociamo vari segnavia: il sentiero Cai 213 (Sentiero delle Orobie) e il sentiero Cai 236. Noi abbandoniamo il sentiero delle Orobie e il tracciato che conduce al rifugio Calvi per incamminarci in direzione del Lago dei Frati e del Passo d’Aviasco. Ora il sentiero continua con pendenza sostenuta, tra gradoni e ripide salite su pietre e sfasciumi, fino a raggiungere la bellissima diga che ospita il piccolo lago artificiale (metri 1.941).
Siamo circa cerca a metà strada tra il rifugio Laghi Gemelli e il rifugio Calvi, tuttavia l’ambiente è spesso defilato dai normali tracciati battuti dagli escursionisti…
Condivido con Remigio l idea di traccia GPS allegata utile soprattutto per i percorsi meno frequentati
...Possiamo posteggiare l’auto a monte del paese, classico punto di partenza per i rifugi Calvi e Longo...Risaliamo la carrareccia in direzione del borgo di Pagliari fino a raggiungere le antiche case di pietra... Bellissimo, viene voglia di andarci, però ragazzi, se metteste le coordinate gps, sarebbe tutto più facile, anche per chi non conosce i posti !