Compie 40 anni

1993, la Liguria e un Martini Da allora ci godiamo Charlize

1993, la Liguria e un Martini Da allora ci godiamo Charlize
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La ricetta per un cocktail perfetto sta tutto nei dosaggi. Un pizzico di questo, un tocco di quest’altro, una spruzzata di quello e la magia è fatta. Spesso, però, ci sono cocktail unici, irripetibili. È il caso di Charlize Theron: è impossibile che esista altra donna dotata del suo fascino, della sua bellezza, della sua classe, del suo talento e della sua storia. Ed è proprio il mix di tutti questi elementi a permetterci oggi, 7 agosto, di festeggiare i 40 anni di una delle icone del cinema e della moda mondiale. In questo biondissimo cocktail, gli ingredienti sono svariati: il Sudafrica, la Francia, l’Olanda, gli Stati Uniti e una spruzzata di italianissimo… Martini. Sì, perché se Charlize Theron è oggi l’icona che è, deve molto proprio a noi italiani e al noto marchio di alcolici.

 

 

Uno sguardo languido, il primo piano del suo viso, poi la gonna che rimane impigliata nella sedia e lei che, incurante, si allontana, mentre a poco a poco si scopre il suo fondoschiena. Era il 1993, Santa Margherita Ligure: Charlize Theron imprimeva nella memoria e negli occhi di milioni di persone la sua immagine e da lì non se ne sarebbe più andata. Merito dello spot per cui la Martini scelse l’allora 18enne fresca vincitrice del concorso internazionale New Model Today a Positano. Del resto Charlize ha sempre saputo di essere bella, ne era consapevole. Ma quella era la prima volta che decideva di sfruttare quel dono di Madre Natura per ottenere qualcosa, seppur controvoglia. Sin da piccolina, quando viveva nella tenuta di famiglia a Johannesburg con un padre violento e alcolizzato e una madre vessata dal marito, il suo sogno era la danza. Fu la mamma, a 18 anni, a “trascinarla” a quel concorso. Ma Charlize, nonostante fosse oramai entrata nell’Olimpo dell’alta moda, volle comunque tentare la strada della danza. Purtroppo un grave infortunio al ginocchio fece svanire ogni suo sogno a 19 anni.

 

 

Tornò allora a sfilare. Non le piaceva, ma stilisti e appassionati impazzivano letteralmente per quel meraviglioso cocktail etnico. Charlize però non era (e non è) tipa da farsi impressionare o blandire dai complimenti. La sua vita non è mai stata facile: da bambina, in Sudafrica, assisteva quotidianamente alle barbarie dell’apartheid e in famiglia la situazione non era migliore. A soli 15 anni assistette impotente alla morte del padre, il quale, sotto gli effetti dell’alcol, aveva aggredito sua madre. Questa, per difendersi, lo accoltellò. Non è un caso che a Hollywood sia conosciuta come una donna tosta, dal carattere a volte anche spigoloso, all’opposto di quel suo fisico tutto curve e da quel viso dolce. Proprio questa sua cocciutaggine e grande resistenza, però, la aiutarono a farsi strada anche quando decise di trasferirsi in America per tentare di dimostrare al mondo che lei era qualcosa in più di un bel fondoschiena e un volto d’angelo. Nacque così l’ottima attrice che abbiamo potuto goderci al cinema in tante pellicole.

Debutta con il non memorabile Children of the Corn III: Urban Harvest, seguito da Due giorni senza respiro e Music Graffiti. Poi, finalmente, la pellicola giusta: L’avvocato del diavolo (1997) e i primi complimenti frutto non della sua bellezza, ma del suo talento. Da quel momento Charlize non ha più calcato una passerella, il suo mondo è diventato il set. Le regole della casa del sidro, Sweet November, The Italian Job e, nel 2004, la consacrazione internazionale con la magistrale interpretazione in Monster, che le fruttò anche l’Oscar come miglior attrice. Nello stesso anno venne insignita con una stella nella Hollywood Walk of Fame. In questa e nelle successive interpretazioni, l’attrice sudafricana mette in mostra una delle caratteristiche che più la fanno amare al grande pubblico: l’assenza di quella sorta di feticismo che tante sue belle colleghe hanno nei confronti del loro aspetto. In Monster è stata una delle prime ad accettare di “imbruttirsi” per interpretare al meglio un personaggio. Da lì l’hanno seguita in tante, ma nessuna ha avuto la strepitosa capacità della Theron di apparire così diversa da quel che è e, allo stesso tempo, restare unica.

 

 

Se nella carriera non ha mai avuto paura di mostrarsi totalmente al pubblico, nel privato il suo carattere complicato l’ha portata a guardare con soggezione e distacco il mondo a strass e pailettes di Hollywood. Le sue relazioni con altri personaggi del jet set si contano sulle dita di una mano (anzi, ne avanzano). L’ultima è stata anche la più chiacchierata: dal 2012 ha fatto coppia con l’attore Sean Penn, storia d’amore conclusasi pochi mesi fa. Nonostante la sua bellezza, Charlize è una donna che ama stare da sola. E, da sola, ha anche deciso di adottare due bambini: nel 2012 è diventata madre di Jackson, piccolo orfano afroamericano; nel luglio 2015 ha adottato anche la piccola August. A quarant’anni Charlize è pronta a cominciare un nuovo capitolo della sua vita, l’ennesimo. Sempre, però, con la stessa tempra e la stessa classe che l’hanno sempre contraddistinta, sin da quell’abitino che, passo dopo passo, scopriva il suo fondoschiena. Giusto per ricordare a tutti che oltre alle gambe c’è di più, è proprio il caso di dirlo.

 

 

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