A breve l'inaugurazione del Museo Baschenis a Santa Brigida, per valorizzare l'arte degli affreschi locale
Presenti anche installazioni multimediali, per interagire con il visitatore e coinvolgerlo maggiormente nel corso della visita

Aprirà ufficialmente, questo sabato 5 luglio alle ore 17.30, il nuovo Museo Baschenis di Santa Brigida, un centro espositivo dedicato alla celebre dinastia di frescanti originaria della Valle Averara e agli altri artisti della zona.
Il museo nasce con l’intento di restituire dignità e visibilità a un patrimonio artistico diffuso, riportando l’attenzione sul contesto d’origine degli artisti che hanno lasciato il segno in numerose chiese e palazzi, a Bergamo città e in provincia, ma anche nelle valli trentine.
Un progetto ambizioso
Il progetto rientra nell’ambito dell’iniziativa "Beni in rete", promossa dall’associazione Altobrembo (capofila del progetto Le Terre dei Baschenis) con il contributo di Fondazione Cariplo, e prevede la valorizzazione di tre strutture dal forte valore storico e culturale, che insieme danno vita a un vero e proprio museo diffuso nel territorio dell’Alta Valle Brembana: il Museo Etnografico di Valtorta, l’Antica Segheria Pianetti di Olmo al Brembo e, appunto, il nuovo Museo Baschenis.
In una terra, come in molte altre aree interne, dove l’eco dello spopolamento si fa sentire da tempo, l’apertura di questa realtà rappresenta una risposta forte e concreta. Situato nell’ex Centro museale di Santa Brigida, nel cuore del paese e incastonato tra le Orobie bergamasche, vuole essere una soglia, il punto di partenza di un viaggio per conoscere la storia di questi artisti e delle loro opere disseminate sul territorio, in chiese, oratori e luoghi che ancora narrano della loro presenza.
Il percorso museale propone una riorganizzazione della collezione etnografica permanente, l’introduzione di contenuti multimediali, nuovi pannelli informativi. Un museo che intreccia innovazione e memoria, dove la tecnologia diventa strumento per far conoscere e per tramandare le tradizioni, i saperi e l'arte delle genti e degli artisti, che in queste terre hanno vissuto, alle future generazioni.
La collaborazione tra studiosi ed enti pubblici
L’allestimento e l’apertura del nuovo Museo Baschenis sono il risultato di una collaborazione tra enti pubblici, realtà culturali e aziende specializzate. Fondamentale il contributo di Altobrembo e dei suoi collaboratori: Giovanni Valagussa, storico dell’arte e consulente per l’allestimento e i progetti culturali; Marina Geneletti, coordinatrice del progetto Le Terre dei Baschenis; Ilaria Rovelli, responsabile grafica e referente per Altobrembo; Giulia Colombo, Diletta Monaci e Roberta Capelli, responsabili della progettazione e realizzazione del nuovo allestimento con il supporto di Michela Carrozza. Un ruolo centrale lo ha avuto anche Andrea Paleni, presidente di Altobrembo, che ha ideato e scritto il progetto del museo.
Determinante anche il supporto del Comune di Santa Brigida, che ha finanziato il nuovo impianto di illuminazione museale per la sala d’ingresso e la balconata, pensati anche come spazi per mostre temporanee. Così come il sostegno di Emofilm per la realizzazione di tre installazioni multimediali, che hanno l’obiettivo di interagire con il visitatore e coinvolgerlo maggiormente nel corso della visita.


Per maggiori informazioni, si può visitare il sito ufficiale delle Terre dei Baschenis, a questa pagina per l'inaugurazione e a quest'altro link per gli orari, chiamare il numero 3481842781 oppure scrivere info@altobrembo.it.