Dal 22 maggio alle 21

Gazebo su Rai3, mai sentito prima? Dovete decisamente rimediare

Gazebo su Rai3, mai sentito prima? Dovete decisamente rimediare
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Twitter – è ora di svelarlo – non è che un microambiente: un posto in cui tendiamo a seguire persone a noi affini e finiamo per convincerci che i nostri gusti e i nostri pensieri siano condivisi e apprezzati da tutti. Fuori da Twitter, però, il mondo è sorprendente almeno quanto gli exit-poll, britannici e non. Quindi, tirando su gli occhi dallo smartphone, può capitare di conversare con qualcuno che non abbia mai sentito parlare di un programma televisivo come Gazebo, i cui hashtag non di rado finiscono fra i trending topic (gli argomenti di tendenza) italiani su Twitter.

Gazebo va in onda su Rai Tre e sta per chiudere in bellezza la sua terza edizione: le ultime cinque puntate saranno trasmesse in prima anziché in seconda serata a partire dal 22 Maggio. Niente più scuse, insomma. Intanto, aspettando il grande giorno, è partita l’iniziativa #memogazebo e i fans sono accorsi a pubblicare i loro post-it:

 

 

Perché chi lo conosce fatica a farne a meno? Perché, senza Gazebo, anche il nostro – di noi che viviamo in questo microclima – giudizio sulle cose che accadono è sospeso. Perché Gazebo col suo piglio informale è talmente capace di coinvolgerci nelle notizie di attualità e di politica, che tocca aspettare che torni per farsene un’idea completa. E allora possiamo perdonarli per gli accenti – tutti da Roma in giù – che non si sforzano di aggiustare, perché almeno i toni, quelli, non li sbagliano.

Ma chi sono loro? C’è Diego Bianchi, in arte Zoro, che ha ideato il programma e lo conduce rigorosamente in T-shirt, accompagnato in diretta dall’onnisciente giornalista dell’Espresso Marco Damilano, dal genio delle vignette Marco Dambrosio, in arte Makkox, e dal tassista romano Mirko Matteucci, in arte a lavoro Missouri 4.

Il programma si apre con la musica live della band di Gazebo o degli artisti ospiti (alcuni dei quali sono stati dei veri colpacci, vedi oltre) e si articola fra le video-inchieste di Diego (su Lampedusa, su Terni, su L’Aquila, per citarne qualcuna), i racconti a fumetti e i tutorial di Makkox, gli “spiegoni” della settimana di Damilano, il Renzometro di Missouri 4 (che durante la settimana intervista i suoi clienti per calcolare l’indice di gradimento del Premier e in diretta è un inviato – serissimo, potrete immaginare – a Palazzo Chigi a sostegno della campagna #matteoscendi). Di politici in studio, zero: quelli sono solo nella Social Top Ten, la classifica dei cinguettii peggiori e degli scambi più divertenti.

Il successo di Gazebo è tutto nelle idee di chi lo fa. La più brillante di tutte? La gag in cui, per essere più generalisti, recapitavano l’invito in trasmissione agli Spandau Ballet come avrebbe fatto Maria de Filippi a C’è posta per te. Capito adesso cos’è che vi perdevate lì fuori?

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