Pure ora, «siamo sempre con voi»
È iniziata con polenta, formaggio e salame in autostrada, è finita con un Gasperini accigliato e la squadra in ritiro a Zingonia. Doveva essere la domenica dell’allungo, della terza vittoria in campionato e del triplo salto verso il settimo posto solitario con vista Europa e invece l’Atalanta in tenuta verde speranza ha steccato di brutto sul campo della Dacia Arena ed è tornata a Bergamo con le pive nel sacco. Nonostante tutto, i tifosi presenti in Friuli hanno regalato ancora una volta grande spettacolo cantando per tutta la gara e chiudendo al 94esimo con il coro «Siamo sempre con voi», che sarà fondamentale in vista della trasferta a Cipro.
La polenta degli Amici e il vinello del Luciano. Da Bergamo, con l’aria frizzante di fine autunno e il cielo un po’ velato, sono partiti in 555 di prima mattina. “Chei de la Coriera”, Club Amici e i ragazzi della Curva hanno scelto il bus per raggiunger la Dacia Arena e intorno alle 9.30 hanno lasciato Città Alta carichi di speranze. La trasferta in terra friulana, per chi invece si muove in auto, è sempre interessante anche dal punto di vista culinario, ma stavolta sono due immagini “made in Bergamo” ad aver fatto venire l’acquolina in bocca a tutti. Il bus degli Amici, nella sosta per il pranzo, ha sfoderato polenta, formaggio e salame, seppur nel piazzale di un autogrill. I tifosi ormai sono organizzatissimi, i "sacchetti merenda" rappresentano una consuetudine per chi si muove in gruppo, ma vedere ragazzi e ragazze rifocillarsi con prodotti tipici della nostra terra con tanto di tavoli e panche a supporto è sempre un piacere. Per la verità, anche qualcuno di chi sceglie la trasferta in automobile manda cartoline speciali e quella più interessante stavolta è arrivata da Luciano e i suoi amici, direttamente dal parcheggio dello stadio: questi tifosi nerazzurri hanno improvvisato un banchetto all’esterno dello splendido impianto friulano con tanto di vino rosso, pane, formaggio e altre prelibatezze nostrane in bella mostra. Il dettaglio? Luciano è un tifosissimo della Dea che abita in Thailandia, la sua storia l’abbiamo già raccontata qualche anno fa e adesso che è in Italia per qualche giorno di vacanza ha deciso di non mancare allo stadio: era presente con l’Apollon, ci sarà giovedì a Cipro e anche a Udine ha timbrato il cartellino.
Atalanta in verde: la terza maglia non va. Una volta entrati nello stadio, lo spettacolo è stato garantito. L'impianto dell’Udinese è avveniristico, piccolo ma funzionale e di grande impatto; l’anello di tribune è raccolto a ridosso del campo e, anche se non c’è il pienone, la scelta di mettere seggiolini di colori diversi è azzeccata: sembra che si sia sempre tanta gente e dal vivo o in tv la Dacia Arena offre un grande colpo d’occhio. In campo, l’Atalanta si è presentata in completo verde pastello. In tanti, più per scaramanzia che per altro, lo hanno ribattezzato subito "verde speranza", ma la partita si avvia presto verso l’anonimato e la Dea conferma il trend: con la terza divisa i nerazzurri non hanno grande fortuna. L’unica vittoria che si ricorda è quella a Bologna nel giorno del record eguagliato con Colantuono: si giocava con la maglia grigia e segnarono Estigarribia e De Luca. In tante altre occasioni, invece, è andata male: giallonera, arancione, verde fluo o verde pastello, l’Atalanta non va. Dentro lo stadio, per lunghi tratti, si è sentita solo la nostra tifoseria. Nel settore ospiti, dietro lo striscione “Bergamo” i sostenitori nerazzurri hanno cantato e applaudito la squadra, ma dopo il gol di Kurtic i giocatori si sono spenti e lo spettacolo non è stato certo dei migliori. Gli ultimi minuti, con il rigore di Cristante respinto da Bizzarri, il gol di Caldara annullato dal Var e il destro di Vido rimpallato, sono stati almeno vivaci, ma al fischio finale la sconfitta è stata bruciante.
La delusione, il ritiro e il giropizza di Marco e Lissa. Il volto di Gasperini negli ultimi minuti era tirato, il tecnico ha osservato il rigore fallito e le occasioni del finale con lo sguardo fisso e la delusione è emersa poi nelle dichiarazioni del dopo partita. La squadra ha lasciato lo stadio in direzione aeroporto con le luci del tramonto ormai quasi spente, l’atterraggio a Bergamo un’ora scarsa più tardi ha svelato a tutti anche la decisione presa dal mister di tenere la squadra a Zingonia in ritiro, senza permettere dunque ai giocatori il ritorno a casa dalle rispettive famiglie. Una scelta che evidenzia l'insoddisfazione di Gasperini anche senza l'uso di parole, che tra l'altro aveva già chiaramente scandito in sala stampa a Udine («Sconfitta gravissima»). Parole pesanti, guardando la classifica tanti tifosi hanno ancora molta fiducia nella squadra e una decisione simile può sembrare forse esagerata, ma chi vede l’Atalanta ogni domenica ha ben chiaro il concetto: questa squadra può fare tantissimo e ancora non riesce a gestire l’alternanza di emozioni e motivazioni tra campionato e Coppa con il giusto approccio. Ed è un vero peccato, dunque il ritiro servirà a ricompattare il gruppo e tenere alto il livello di concentrazione.
Le ultime due immagini della domenica orobica in trasferta arrivano quando l’ora di cena è trascorsa da un pezzo. Passata la delusione del fischio finale, da un paio di cellulari spuntano i video del sostegno e il sorriso di Lissa e Marco mentre sono a un giropizza. Il primo frammento è stato registrato da Dafne nel cuore del settore ospiti: si vedono i giocatori che abbozzano un saluto mentre i tifosi non mancano ancora una volta di cantare in loro sostegno. I due amici de “Chei de la Coriera”, dopo oltre dodici ore di trasferta, si regalano una pizza in compagnia, con il pensiero già rivolto a giovedì: si parte per Cipro, c’è una Coppa da onorare e il passaggio del turno da conquistare.