Arriva La bella addormentata Cioè un balletto (russo) da favola

Chi non conosce la favola della bella principessa che cade addormentata, vittima di un maleficio lanciato dalla strega cattiva? Le vicende di Aurora, il principe Desirè e la fata dei Lillà sono al centro di uno dei capolavori ballettistici dell’Ottocento, “La bella addormentata” che rappresenta uno dei fiori all’occhiello del Balletto di San Pietroburgo, uno dei più famosi al mondo, in tournée sabato 5 gennaio al Teatro Sociale con un doppio appuntamento (ore 17 e 21).




“La bella addormentata” rappresenta il massimo dell’espressione classica, in un clima di astrazione teatrale, con più risalto alla danza pura rispetto alle vicende narrative. Favolose le scenografie, un incanto i costumi, stupende le musiche di TCajkovskij su coreografie di Marius Petipa. Uno dei più grandi balletti della Russia imperiale, insomma.
Cosa succede. La storia è quella della principessa Aurora, figlia di re Floristano, per il battesimo della quale viene indetta una festa a cui vengono invitati tutti i cavalieri, le dame e le fate buone del regno, tralasciando d’invitare, però, la strega Carabosse. Che, risentita, lancia sulla bambina un anatema. Quando la principessa Aurora compirà sedici anni si pungerà con un fuso e morirà. L’intera corte è disperata. Ma nulla è perduto, perché la fatina dei lillà riesce a modificare la maledizione: al suo sedicesimo compleanno Aurora non morirà ma, insieme a tutta la corte, cadrà in un sonno profondo che durerà cento anni e si risveglierà solo con il bacio di un principe.