Arrivano artisti anche dalla luna per il 20° Sarnico Busker Festival

È decisamente una delle rassegne italiane più importanti di settore, il Sarnico Busker Festival, festival internazionale dell’arte di strada. L’edizione 2018, la ventesima, si svolge come sempre sul lungolago di Sarnico e Paratico, da giovedì 26 a domenica 29 luglio. Una cornice incantevole - tra lago, centro storico e contrada medievale - dove si esibiscono 150 artisti di strada e oltre 40 compagnie provenienti da tutto il mondo in 200 spettacoli. C’è di tutto: cirque nouveau, circo acrobatico, teatro di figura, teatro urbano, teatro danza, acrobatica aerea su teli e trapezio, giocoleria con il fuoco, funambolismo ed equilibrismo, mimo, teatro di burattini, musica. Diversi gli spettacoli itineranti, novità di quest’anno. Orari: giovedì e venerdì 20.30-0.30; sabato 18-0.30; domenica 10-12.30 e 18-0.30. Info e programma su sarnicobuskerfestival.it.












Principali performance itineranti. Le Invasioni Lunari, Italia. Un gruppo itinerante di trampolieri e danzattori si muove leggero tra la folla, creando luminosi quadri viventi che evocano l’idea di uno spazio “altro”, di una gravità diversa da quella terrestre, di un mondo lontano, abitato da esseri immaginari che si avventurano in luoghi inesplorati. Moruga Drum, Italia, percussioni brasiliane con coreografie in linea. The Tamarros, Italia, seventies marching band. Caravan Orkestar, Italia, una allegra e festosa carovana di musica nello stile delle fanfare balcaniche e con un pizzico di klezmer ebraico. Mimo Lois, Cile, mimo di strada per eccellenza che ha esportato la sua esperienza in tutto il mondo, arricchendola e diventando capace di una formidabile improvvisazione. Mimo Huenchulaf, Cile, artista capace di trasformare il pubblico, i veicoli, gli animali e ogni elemento presente, nei suoi compagni di viaggio. Un viaggio in un mondo senza paura e senza limiti, dove tutto può accadere.
Fra le compagnie più attese. Cirque La Compagnie, Francia e Belgio. Quattro acrobati si esibiscono in una performance basata su una estrema abilità e padronanza dell’uso del corpo e dell’impiego delle tecniche circensi su palo cinese e quadro coreano. Cia UpArte, Spagna. «Todo en Caja» è un’opera fresca, dove gli artisti contagiano il pubblico con l’allegria della musica e delle emozioni intense create da strabilianti acrobazie. Cie Tac o Tac, Francia, parata, trampoli pneumatici, effetti pirotecnici con macchina steampunk. Du’K’tO, Spagna, teatro acrobatico e danza contemporanea. Quetzalcoatl, Messico. Un coinvolgente gruppo di percussionisti-danzatori di origine Atzeca, che coinvolgono il pubblico in un rito collettivo. Al culmine del ritmo, al massimo dell’energia, i tre artisti si alternano al centro di un immaginario cerchio e con mosse feline e straordinaria agilità “ipnotizzano” il pubblico con spettacolari giochi di abilità con il fuoco. Zaperoco Circus, Venezuela. I due artisti di Caracas hanno unito la loro esperienza artistica, circense e teatrale per creare “Vértigo”: uno spettacolo che unisce danza, teatro fisico, commedia e acrobazia aerea. Cia Depaso, Cile e Argentina. Il duo aereo, attraverso l’utilizzo di nastri e corde, volteggia nell’aria e conduce gli spettatori a sorprendersi con mille acrobazie.
I progetti speciali. Sono numerosi. Qui ci limitiamo a citare ExArt Circus, Italia e Etiopia, che abbraccia idealmente tutto il mondo, nella speranza e volontà di creare occasioni di unione e scambio culturale ed artistico fra scuole di circo sociale di diversi paesi, ospitandole in Italia per un periodo formativo, durante il quale costruire insieme uno spettacolo che aiuti i ragazzi a crescere nell’amicizia e nella pace, coinvolgendo il pubblico in quest’avventura. L’arte diventa una forma di riscatto, speranza, lotta nonviolenta contro emarginazione, sfruttamento, illegalità, povertà, ingiustizia. Le insegnanti delle due scuole, Clio Abbate (Italia) e Solomon Balcha Yani (Etiopia), insieme ai giovani artisti del progetto portano in scena uno spettacolo di cirque nouveau dal titolo “La Bestia”, che si incentra sull'esibizione e la derisione della bestia-schiavo e della relazione irrazionale e istintiva con la sua dominatrice.