Voluti da Comune e commercianti

Gli alberi di Natale di Bergamo

Gli alberi di Natale di Bergamo
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Foto di Mario Rota

 

Sicuramente non sono grandiosi e nemmeno “chiacchierati” quanto il maestoso, ma sempre al centro di innumerevoli polemiche, albero di Natale della Capitale. Ma gli abeti di cui Bergamo si è popolata quest'anno, con la loro presenza e le loro luci, illuminano e creano un'atmosfera particolare in alcuni tra i più suggestivi angoli della città. Sono quattordici gli alberi di Natale di questo 2018, alberi maestosi e delicati al tempo stesso. Si sono aggiunti ai dieci chilometri di gomitoli di luce che già dallo scorso anno, durante il periodo natalizio, illuminano le strade del centro, dei borghi e di Città Alta, e sembrano piccole stelle che scendono dal cielo. L'idea di affiancare gli alberi alle luminarie è stata lanciata dal Duc (Distretto urbano del commercio) e supportata dal Comune e dalla camera di Commercio. «Quest’anno c'è stato un cambiamento di rotta - spiega Beppe Acquaroli, anima del Baretto di San Vigilio e coordinatore del progetto luci per il Duc -, abbiamo deciso di far diventare protagonista di questa iniziativa non più la luce ma la città e la sua eleganza. Ci siamo ispirati alla magia del Natale nei Paesi nordici e chi poteva assolvere meglio allo scopo se non questo simbolo universale del Natale?». La città e la sua eleganza. Le luci sobrie che conferiscono un aspetto nuovo ad alcune parti della città, pur conosciutissime, come lo stesso Quadriportico del Sentierone dove pure svetta un grande abete.

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Piazza Sant'Anna

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Porta Sant'Alessandro

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Piazzale Marconi (stazione)

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Quadriportico

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Via Sant'Orsola

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La Capanna de L'Eco

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Largo Rezzara

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Le Cinque Vie

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Piazza Vecchia

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Via Verdi

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Piazza Vecchia

L'albero natalizio rappresenta da sempre la rinascita della vita dopo l'inverno (l'abete rosso, come del resto quello bianco, infatti non perde le foglie - gli aghi - neanche con il gelo) e, per il mondo cristiano, riconduce alla figura di Gesù, autentico albero della vita. La tradizione viene dal Nord, gli italiani hanno sempre preferito il presepe, ma da una quarantina di anni l'albero si sta prendendo una bella rivincita. Albero sempreverde, che non arretra nemmeno nei giorni dove la notte sembra prevalere. Ma l'albero addobbato simboleggia anche la speranza di una nuova luce (e chi in questi tempi bui non ha bisogno di alimentare questa speranza?), questo il motivo per cui nell'antichità veniva addobbato con piccole candele accese, oramai sostituite da luminarie elettriche. Luci di augurio, ma anche fiammelle che indicavano le anime, ancora vive, dei defunti. Ecco quindi che a Bergamo, mai come quest'anno, passeggiando si vedono spuntare un po' ovunque questi rassicuranti emblemi del Natale: in Stazione accanto a un dinosauro perplesso, in piazza Matteotti, in piazza Dante, in piazza Pontida, via Previtali, via Verdi, piazza Sant'Anna, Borgo Santa Caterina, e poi in Città Alta, Colle aperto, piazza Mascheroni e piazza Vecchia.

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I quattordici pecci, meglio conosciuti come abeti rossi, sono alti dai cinque agli otto metri e sono statti “prestati” al Natale dal Comune di Bergamo. Sono tutti in zolla e alla fine del periodo natalizio verranno ripiantati nelle aree verdi della città. Per questo motivo si è raccomandato a negozianti e a chi si occupa del verde cittadino di annaffiarli con costanza e assiduità. Gli oltre settecento commercianti che hanno aderito quest'anno all'iniziativa hanno contribuito a popolare piazze e piazzette con questo albero che in sé racchiude molti simboli, antichissimi, provenienti anche dalla cultura pre-cristiana, l'abete simbolo di vita, simbolo di fertilità, di forza. Il simbolo dell'abete si trova nelle culture di Celti, Vichinghi, Romani... La via della città che ha aderito con maggior entusiasmo, anche di tipo economico, alla nuova iniziativa è stata via Sant'Orsola, dove, lungo tutta la via, hanno trovato posto trenta piccoli abeti, ammantati di luci e alti due metri (in effetti, tanto piccoli non sono). «Si voleva ottenere - sottolinea Acquaroli - un percorso cittadino, segnato dagli alberi, un percorso che si snodava da un albero all'altro, illuminato da un tetto di stelle. Il risultato è davvero suggestivo e ci auguriamo che il prossimo anno in molti vengano conquistati dall'atmosfera che si è venuta a creare, in modo da permetterci di replicare questa piccola magia in tante altre strade della città». Una scommessa, un piccolo sogno. E, in effetti, è bello immaginare anche i quartieri periferici popolati di alberi di Natale. Dalla Malpensata, a Monterosso, Longuelo, Loreto, Celadina, Colognola... Alberi addobbati, e piccole luci a rischiarare le notti più lunghe dell'anno, piccole luci che sussurrano lungo le vie che la notte buia non prevarrà.

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