Anche i muri possono far pensare

Bergamo si colora di diritti umani Strade più belle grazie ai poster

Bergamo si colora di diritti umani Strade più belle grazie ai poster
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A dicembre è stato celebrato il 70° anniversario (1948-2018) della promulgazione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (Udhr), che rappresenta un punto di riferimento comune e un obiettivo da raggiungere per tutte le persone e tutte le nazioni. Bergamo ha pensato di prender parte alla promozione di questo anniversario importante - con la consapevolezza della necessità di continuare anche nel 2019 l’opera di sensibilizzazione e promozione dei diritti umani - dando spazio all’iniziativa Posters for Human Rights. Sono stati coinvolti 17 progettisti grafici italiani, provenienti da diverse esperienze socioculturali e sensibili alla tematica, nella realizzazione di manifesti ispirati alla dichiarazione. Sono: Alberto Biffi; Laura Bortoloni; Cristiano Bottino / studio FM milano; Mauro Bubbico; Gianluca Camillini; Dario Carta; Francesco Dondina; jekyll&hyde; OrithKolodny; LaTigre; Lucia Lamacchia; Gianni Latino; Claudio Madella; Armando Milani; Francesca Pignataro; Stefano Reboli Studio; Mariangela Savoia.

Alberto_Biffi
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Alberto Biffi

Armando_Milani
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Armando Milani

Claudio_Madella
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Claudio Madella

Cristiano_Bottino_StudioFMmilano
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Cristiano Bottino StudioFMmilano

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Dario Carta

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Francesca Pignataro

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Francesco Dondina

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Gianluca_Camillini

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Gianni Latino

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jekyll-hyde

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Laura Bortoloni

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Lucia Lamacchia

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Mariangela Savoia

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Orith Kolodny

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Mauro_Bubbico
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Mauro Bubbico

Due fasi. L’iniziativa Posters for Human Rights si articola in due fasi di cui la seconda all’inizio del prossimo anno scolastico. La prima prevede quattro momenti: una campagna di affissioni con 200 manifesti che dal 1 al 31 marzo saranno affissi per le vie di Bergamo e nei Comuni aderenti al “Coordinamento Provinciale Bergamasco degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani”, che metteranno a disposizione alcune postazioni; una mostra all’ex oratorio di San Lupo Bergamo, realizzata in collaborazione con il Museo Bernareggi, dove, dal 1 al 31 marzo, saranno esposti i manifesti realizzati (orari della mostra: venerdì 16-21, sabato e domenica 10-19). Dopo Bergamo, la mostra sarà ospitata da altri enti del Coordinamento degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani); due laboratori all’ex oratorio di San Lupo Bergamo, realizzati in collaborazione con Immaginare Orlando, rivolti a famiglie con bambini di età compresa tra 5 e 10 anni con giochi finalizzati a raccontarsi attraverso le differenze (in particolare, sabato 9 marzo 10,30/11,30: i maschi e le femmine pari diritti e pari opportunità per giocare abitare e muoversi; venerdì 15 marzo 17,30/18,30: a partire dalla narrazione di un albo illustrato, esplorazione delle multiformi possibilità dell’essere famiglia; gli incontri sono gratuiti, con prenotazione obbligatoria: prenotazioni@orlandofestival.it).

Il convegno. I diritti dei bambini al centro degli obiettivi dello sviluppo sostenibile. A 30 anni dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dei bambini, in collaborazione con la Cooperativa Ruah e l’Associazione Vittorino Chizzolini, che avrà luogo venerdì 29 marzo presso la Sala Consiliare del Comune di Bergamo, alle ore 17. «Leggere gli articoli della dichiarazione è come leggere una bellissima poesia, che raccontadi immagini e sogni. Ma ciascuno di noi è chiamato ad azioni vere, coerenti e concrete – dichiara la Presidente del Consiglio comunale Marzia Marchesi –. Per questa ragione il Comune di Bergamo, attraverso la Presidenza del Consiglio, ha sostenuto la realizzazione di questa mostra che si propone come occasione di riflessione per la città su quanto è stato ottenuto, sulla situazione attuale nel mondo, sulle sfide e opportunità future dei Diritti Umani».

Gli artisti. «Come designer – affermano Dario Carta e Stefano Reboli curatori della mostra – abbiamo deciso di intraprendere un’azione di promozione e difesa dei diritti umani concreta attraverso una campagna di comunicazione che cerca di attivare un dialogo con il pubblico o nel pubblico modificando l’ambiente urbano, aggiungendo forme, colori, caratteri. Nelle loro diversità i manifesti rappresentano non solo stili e codici espressivi differenti ma anche una moltitudine di pensieri con la quale invitiamo tutti a confrontarsi». «Dove i diritti vengono calpestati o ignorati, si producono inevitabilmente sofferenze, tensioni e conflitti. È proprio a partire dal posto più piccolo e più vicino a noi che possiamo fare la nostra parte – aggiunge Barbara Ghisletti del Coordinamento Provinciale Bergamasco degli Enti Locali per la Pace e Diritti Umani e Rete della Pace di Bergamo –. Abbiamo dunque aderito con convinzione a questo progetto, perché ne condividiamo gli obbiettivi e soprattutto crediamo che sia una buona occasione per interrogare e provocare la nostra città». Info: Facebook/UDHRposters; www.udhr-posters.org.

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