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Bergamospia (si dice, non si dice) L'amore di Bossetti per Marita

Bergamospia (si dice, non si dice) L'amore di Bossetti per Marita
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Che cosa si dice, che cosa si scrive, ma soprattutto cosa non si dice e non si scrive (solitamente) della nostra città. Tra sussurri e grida una raccolta indiscreta.

 

I fantasmi del parco Rosselli agitano Ribolla
Sporcano e si ubriacano ma non lasciano tracce

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Mistero al parco Rosselli. L'instancabile Alberto Ribolla, capogruppo lumbard in Consiglio comunale, denuncia il degrado che minaccia l'area verde utilizzata da bambini e famiglie. Dice Ribolla che «sempre più spesso si vede gente ubriaca sulle panchine e nullafacenti che bighellonano tutto il giorno». Ma, soprattutto, «ci sono gli abusivi e i senzatetto, rumeni o bulgari, che hanno eletto il berceau a loro nuova dimora». Arrivano verso le 20.30 e «dormono lì tutta la notte», lasciando una scia di sporcizia e altre amenità. Pertanto, vista la preoccupazione dei residenti, Ribolla – che rileva anche la presenza di “vù cumprà”, parole sue – chiede all'amministrazione di intervenire.

Risponde il vicesindaco Gandi che «la Polizia locale riferisce di non aver avuto nel tempo particolari segnalazioni con riguardo al parco Rosselli se non quella contenuta nell'interrogazione». Quanto agli homeless, se ne è visto solo uno, nonostante gli appostamenti notturni. Che Ribolla veda i fantasmi? Nel dubbio, la prossima volta meglio chiamare i Ghostbusters.

 

Gandi contro Ribolla, secondo round 
«La moschea? Crea meno disagi dello stadio»

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Ribolla-Gandi, atto secondo. Il leghista si lamenta per la sosta selvaggia in via Cenisio in occasione della preghiera dei musulmani, chiedendo all'amministrazione di sanzionare chi sgarra e, già che c'è, di punire chi si ferma in strada a schiamazzare fino alle tre di notte. Gandi risponde tagliente: ma come, non era Ribolla che ci chiamava «giunta delle multe» quando i vigili hanno sanzionato i tifosi in divieto durante le partite dell'Atalanta, in Città Alta o vicino al vecchio ospedale? «Il Consigliere ha cambiato idea? - chiede Gandi beffardo - O forse siamo come al solito alle prese con la vecchia politica dei “due pesi e due misure”? La multa se sei italiano no, se sei straniero sì. Se sei di fede cristiana no, se sei di fede islamica sì». Non ancora soddisfatto, Gandi infierisce. Infilandosi però in un paragone scivoloso: i disagi provocati dalla moschea ai residenti? «Non sono superiori a quelli che arreca lo stadio» ai quartieri circostanti. Non si sentiva il bisogno di un derby della lamentela tra sacro e profano. C'è il rischio di fare autogol.

 

Orio, no alla nuova rotta. Gori contro tutti 
«Cinici». «No, sei tu che fai da solo»

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«Azzano S.Paolo, Seriate, Orio al Serio, Grassobbio, Bagnatica, Brusaporto, Costa di Mezzate, Bolgare». Gori li addita tutti, i Comuni che hanno bocciato la cosiddetta rotta salva-Colognola durante una infuocata seduta della commissione aeroportuale. Eccoli qui, i cattivi che vi costringono a svegliarvi con il rombo dei motori nelle orecchie. Secondo Bergamo, la sperimentazione non avrebbe cambiato nulla per i comuni dell'hinterland, migliorando però la vita del quartiere più sorvolato d'Italia. Gori va giù duro: «Una scelta cinica, che per calcolo politico penalizza migliaia di cittadini». Ma i sindaci non ci stanno: «Ancora una volta il Comune di Bergamo ha preferito intraprendere un'azione personale, piuttosto che confrontarsi con il resto dei sindaci del territorio». E ancora: «Lo sviluppo dello scalo è ormai arrivato al limite della sostenibilità». I sindaci del tavolo dicono di non esser più disposti a discutere di procedure antirumore se Sacbo (di cui il Comune di Bergamo è azionista) non metterà in campo interventi di mitigazione ambientale. Muro contro muro, insomma. Con i cittadini, tanto per cambiare, schiacciati nel mezzo.

 

Bossetti manda messaggi d'amore alla moglie 
E il popolo di Facebook fa il tifo per lui

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Bossetti perdona la moglie per i presunti tradimenti, o perlomeno non le serba rancore. Sulla bacheca dell'avvocato Claudio Salvagni qualcuno posta un messaggio che gli sarebbe stato consegnato dallo stesso muratore, si presume durante un colloquio: «Esprimi il mio amore a mia moglie Marita e (dille) che sarei completamente perduto se io vivessi un solo momento senza di lei». Poi, il saluto agli amici di Facebook: «Restiamo uniti fino alla fine e questa dannata guerra credimi la vinceremo con tutta la nostra forza». Il post raccoglie una cinquantina di “mi piace”, più commenti di sostegno in serie. L'uomo di Mapello riscuote consensi crescenti: mentre alcuni gli spediscono cartoline in carcere, altri fotografano scritte in giro per l'Italia, una addirittura nel centro di Roma: “Bossetti libero”. Chissà se lo sarà mai.

 

Casse automatiche "fuori servizio" a Orio
Ma quando quelli in coda cominciano ad alzare la voce...

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La sera del 31 luglio, con svariati aerei e una marea di persone in arrivo, al parcheggio "sosta breve" di Orio funzionava una sola cassa automatica, mentre altre due erano "fuori servizio". Un disagio che ha provocato una lunga coda per pagare. A pensar male si fa peccato, ma in tanti hanno cominciato a pensare che dietro ci fosse la furbata di far "saltare" la sosta gratuita di 10 min. Poi, all'improvviso, quando la gente in attesa aveva inziato a scaldarsi, un'altra cassa ha ripreso magicamente a funzionare. Un malfunzionamento assai spiacevole in tempi di partenze e arrivi numerosissimi, no?

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