Bergamospia (si dice, non si dice) Castoldi, Gori e la Bergamo svizzera
Che cosa si dice, che cosa si scrive, ma soprattutto cosa non si dice e non si scrive (solitamente) della nostra città. Tra sussurri e grida una raccolta indiscreta.
«Bergamo svizzera? Castoldi sbaglia»
«Bergamo è una città svizzera, non ama il cambiamento» aveva sentenziato l'ex rettore Alberto Castoldi in un'intervista pubblicata lunedì dall'Eco. Le reazioni non si sono fatte attendere. Il sindaco Giorgio Gori è tranchant: «Mi sembra una lettura datata, che racconta una Bergamo del passato. Ora è più aperta al rapporto con altre città e con l'Europa». Anche Paolo Malvestiti, presidente della Camera di Commercio, boccia la tesi dell'ex Magnifico. «Forse era vero qualche tempo fa, ma negli ultimi anni abbiamo fatto passi da gigante». Il rettore di oggi, Remo Morzenti, fa notare che «i tempi sono cambiati» e sottolinea che il 40 percento degli studenti arriva da fuori provincia. Insomma, altro che città chiusa. Lo stesso ateneo «non è una torre d'avorio ma un osservatorio sulla realtà bergamasca». Insomma, la sparata di Castoldi non è piaciuta. Sarà mica perché ha colpito nel segno?
Gli studenti del Patronato disegnano "Casa Italia"
Gli studenti del Patronato progetteranno gli spazi di Casa Italia, il padiglione che la Cei allestirà a Cracovia nel prossimo luglio in occasione della prossima Giornata mondiale della Gioventù. Una bella soddisfazione per i "nipotini" di don Bepo Vavassori, riferisce l'Eco. La loro creatività ha colpito don Michele Falabretti, responsabile nazionale della Pastorale giovanile. "Li abbiamo scelti non solo per i loro progetti, ma perché sappiamo che il Patronato è una struttura dove si incontrano e vengono unite storie di ragazzi molto diversi tra loro". Un gran calderone dove ribollono le idee.
A Seriate si impara ad essere gentili
Gli allievi dell'Istituto comprensivo Aldo Moro di Seriate si preparano a vivere la Settimana della gentilezza: dal 9 al 13 novembre (Giornata mondiale della gentilezza) le classi approfondiranno il tema con lezioni, laboratori, disegni e racconti. In tempi fin troppo scortesi, la materia merita di essere rispolverata. Anche solo per insegnare alle nuove generazioni che a volte basta un grazie o un "per favore" per cambiare le cose. Anche qualche adulto farebbe bene a sedersi dietro i banchi per prendere appunti.
Vaprio, legittima difesa da cambiare?
Mentre continuano le polemiche sul ladro ucciso a Vaprio, Francesco Sicignano, il pensionato che ha sparato, continua a incassare l'appoggio del centrodestra. Ieri ha ricevuto la visita di Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia. "Gli ho portato la nostra solidarietà e la proposta di modifica dell'art. 52 del codice penale sulla legittima difesa". Anche il senatore Giacomo Stucchi si è schierato dalla parte del pensionato: "Chi entra in una proprietà privata senza permesso e per compiere un reato deve mettere in conto i rischi che corre". Il viceministro della Giustizia Enrico Costa apre alla possibilità di rimodellare la legittima difesa sulle nuove emergenze criminali. Un punto però è fermo: "Non può esserci diritto alla vendetta". Quella è davvero un'altra cosa.