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Bergamospia (si dice, non si dice) Chi è quella seduta in parte a Gori?

Bergamospia (si dice, non si dice) Chi è quella seduta in parte a Gori?
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Che cosa si dice, che cosa si scrive, ma soprattutto cosa non si dice e non si scrive (solitamente) della nostra città. Tra sussurri e grida una raccolta indiscreta.

 

La Lega si concentra sul discorso di Gori 
Ma perde di vista il tema più affascinante

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Alla Lega non è piaciuta la presentazione di Bergamo portata da Giorgio Gori all'incontro in Vaticano con i sindaci del mondo. Secondo i consiglieri comunali Pecce e Ribolla, l'inquilino di Palazzo Frizzoni ha parlato a sproposito di cinismo verso i migranti e di rischio di dimenticare la lezione di Papa Giovanni XXIII. Parole offensive, secondo i lumbard. La replica di Gori non si è fatta attendere. Il sindaco ha invitato la Lega a rileggere il discorso, allegando il testo per semplificare l'impegno. Più che sulle parole, i padani avrebbero fatto meglio a soffermarsi sulle immagini. Avrebbero scoperto un tema decisamente più affascinante. Accanto a Gori infatti è apparsa la modella Valeria Mazza, bella e bionda come non mai. Cosa ci faceva in mezzo a sindaci e alti prelati? Semplice. Argentina come il Papa, è stata scelta come madrina dell'evento.

 

La Diocesi apre le porte ai profughi
I parroci in missione diplomatica

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Oltre a supportare ogni giorno la rete dell'accoglienza con l'impegno della Ruah, la Diocesi scende in campo direttamente e apre le porte di Villa Jesus a Castione della Presolana: è lì che saranno ospitati trenta profughi finora sistemati in qualche modo nelle palestre. Dalla Curia lasciano intendere che altri immobili potrebbero essere messi a disposizione: di fronte all'emergenza, il vescovo Francesco Beschi sembra pronto a gesti forti. Intanto i parroci dell'Alta Valle Seriana – scrive il Corriere – hanno ricevuto il mandato di fare da mediatori con gli abitanti per favorire l'accoglienza dei migranti. In missione (diplomatica) per conto di Dio, avrebbero detto i Blues Brothers.

 

Scippatori ricercati su Facebook 
Caccia virtuale alla Mercedes scura

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C'era una volta il West, dove lo sceriffo appendeva alle pareti il faccione del criminale di turno sotto alla scritta “Wanted”, ricercato. Nell'era dei social la taglia si sposta su Facebook. La polizia locale di Arzago d'Adda posta sul suo profilo l'immagine di una Mercedes scura, segnalando che è utilizzata da truffatori e scippatori di collanine d'oro. A bordo, presumibilmente, dei nomadi. La caccia virtuale è aperta. Il comando invita a condividere l'avviso e gli utenti accettano di buon grado: in meno di due giorni si sono registrate quasi 2500 condivisioni. Gli avvistamenti si susseguono, in bacheca compaiono vari post per segnalare che la vettura è stata notata a Casirate, Melzo e Mozzanica. I ladri sono braccati, il popolo social è alle loro costole.

 

L'estate “scopre” la sexy filosofa 
Francy Brambilla tra selfie e aforismi

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L'estate rovente fa scoprire (letteralmente) nuovi personaggi. Francesca Brambilla, modella bergamasca in carriera, si mette nei (succinti) panni del filosofo da spiaggia. Abbronzata e in gran forma, dispensa selfie da far sudare freddo i già accaldati follower. Ma a differenza delle altre starlette in bikini condisce il tutto con didascalici aforismi. Piccole pillole di saggezza prêt-à-porter, ad uso e consumo di chi teme la prova costume: «Un po' di pancetta sta all'uomo come il seno sta alla donna». O, in modo più ruvido: «Le ossa ai cani, la bellezza non è magrezza...». Poi, già che c'è, qualche avviso ai mosconi da bagnasciuga: «Chi fa l'idiota con tante donne è solo perché non è capace di soddisfarne neppure una». E ancora, maliziosetta: «L'età ci insegna a riconoscere i lupi cattivi, non ad evitare di subirne il fascino». Da seguire.

 

Allocco di nome e di fatto: rischia di affogare
nella vasca del depuratore di Brembate

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Dicono che l'allocco sia un rapace tutt'altro che stupido, a dispetto della fama che si porta dietro e che di riflesso si appiccica sugli umani che non brillano per prontezza mentale. Ieri, però, un esemplare ha fatto di tutto per rinforzare il luogo comune che grava sulla specie. Mentre svolazzava distrattamente nei pressi del depuratore comunale di Brembate, l'uccello è finito in una vasca. Facendo, appunto, la figura dell'allocco. Gli addetti all'impianto però se ne sono accorti e lo hanno tratto in salvo, malconcio ma vivo. Ora potrà riprendersi nell'oasi di Valpredina, dove magari potrà prendere lezioni di furbizia da qualche volpe.

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