Bergamospia (si dice, non si dice) Profughi, spazio in Largo Barozzi?

Che cosa si dice, che cosa si scrive, ma soprattutto cosa non si dice e non si scrive (solitamente) della nostra città. Tra sussurri e grida una raccolta indiscreta.
Ex Riuniti vuoti fino al 2020, ma per i profughi non c'è spazio
I lavori partiranno nel 2017, l'Accademia della Guardia di Finanza traslocherà non prima del 2020. Nel frattempo gli ex Riuniti resteranno desolatamente vuoti. A nessuno, tuttavia, passa per la mente di riempirli quantomeno di significato. La prefettura va bussando a ogni casa vacanze della Provincia, inerpicandosi fin sui monti, per trovare una sistemazione ai profughi. Ma chissà perché non pensa a largo Barozzi. Quando Bergamo Post pose la (scomoda?) domanda due mesi fa, le istituzioni orobiche risposero con un silenzio assordante. Eppure i padiglioni sarebbero già pronti, così come sono, per ricevere i migranti. Eppure in un vertice tra Prefettura, Provincia e Caritas si era parlato della soluzione in modo approfondito. Poi non se ne è fatto nulla. Sarebbe bello sapere perché.
Lussana vs Serracchiani sul ring della Gruber
Aurora Lussana, giornalista bergamasca ex direttrice de La Padania, bisticcia con Debora Serracchiani a Otto e Mezzo. Davanti alla Gruber che le guarda di sbieco, tra le due va in onda il duello sull'argomento profughi. La Lussana taccia il Pd di approccio ideologico alla questione, la governatrice friulana si indigna e replica: «Non mi può dire che è ideologico salvare vite umane». La Gruber la sostiene, liquidando la bergamasca con un sorrisetto di sufficienza. La Lussana però non demorde e precisa: «È ideologica la posizione delle frontiere aperte. Bisogna accogliere in maniera responsabile e regolamentata chi ha bisogno». Che grinta.
Piazza Vecchia diventerà una landa selvaggia
E Vegini sta già pensando al vestito nuovo
Balle di fieno e filari di vite non hanno ancora lasciato Piazza Vecchia, ma per i Maestri del Paesaggio è già tempo di pensare all'anno prossimo. Stefan Tischer, archistar tedesca, ha annunciato la svolta “wild”. Niente più rasserenante paesaggio agrario, ma un arruffato “landscape” selvaggio: «Porteremo in piazza le rocce alpine, la flora delle Orobie, i boschi, i fiumi. Ma anche la periferia trascurata, dove la natura riconquista gli spazi abbandonati dall'uomo». Il progetto, messo a punto con la collaborazione degli studenti della Summer School (provenienti da tutto il mondo), sarà presentato sabato durante il Meeting conclusivo della rassegna. Ma bisognerà attendere un anno per avere una risposta alla domanda cruciale: come si vestirà Maurizio Vegini all'inaugurazione 2016? L'anno scorso si presentò in completo fucsia, quest'anno in versione all black. Tra 12 mesi chissà. Si accettano scommesse.
Processo a Bossetti, si ricomincia
Salvagni: «Farete i conti con la vostra coscienza»
Domani mattina Massimo Bossetti tornerà in aula. Sarà il giorno di altre testimonianze importanti: davanti alla Corte d'Assise parleranno la sorella di Yara, Keba, e Ilario Scotti, l'aeromodellista che il 26 febbraio 2011 trovò il corpo nel desolato campo di Chignolo. Intanto l'avvocato Claudio Salvagni, da sportivone qual è, scalda i muscoli su Facebook in vista del nuovo round. E risponde ai colpevolisti da salotto televisivo: «Inutili tentativi di cercare di farmi abbassare il livello di concentrazione sul Processo». Proprio così, con la P maiuscola. Poi ammonisce: «Che pochezza! Non aggiungo altro... prima o poi farete i conti con la vostra coscienza». I commenti a favore, as usual, si sprecano, i “mi piace” pure. Ma alla fine conterà solo un “like”. Quello della Corte.