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Bergamospia (si dice, non si dice) La Curva Nord ricorda Giorgio

Bergamospia (si dice, non si dice) La Curva Nord ricorda Giorgio
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Che cosa si dice, che cosa si scrive, ma soprattutto cosa non si dice e non si scrive (solitamente) della nostra città. Tra sussurri e grida una raccolta indiscreta.

 

La Curva Nord ricorda Giorgio

Coreografia atalanta frosinone

Pochi minuti prima di Atalanta-Frosinone, la Curva Nord mette su una delle sue straordinarie coreografie. Stavolta però c'è qualcosa di diverso. I cartoncini gialli disegnano tra quelli blu una scritta enorme: «Giorgio». Sopra, uno striscione fa da didascalia: «Indimenticabile». Giorgio è un tifoso che se ne è andato quest'estate. Ha scelto lui di uscire dal campo perché non ce la faceva più. Il suo nome era finito sulle pagine dei giornali in seguito ai fatti della Berghèm Fest di Alzano e qualcuno sussurra che anche questo per lui era stato un colpo troppo duro. Comunque sia, era finito in un tunnel in fondo al quale non è più rispuntata la luce. Un dramma che dovrebbe far riflettere. Le notizie vanno sempre date, non c'è dubbio alcuno. Sempre tenendo ben presente, però, che le vite degli altri sono materiale da maneggiare con cura.

 

Bruni bacchetta per bene Gori e Rossi

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Il referendum per l'autonomia della Lombardia crea crepe nel centrosinistra. Se Gori e Rossi si sono detti assolutamente a favore, l'ex sindaco Roberto Bruni la pensa diversamente e non la manda a dire: «È inutile, si tratta di un'iniziativa propagandistica – dice in un'intervista all'Eco -. Anzi è un vero imbroglio». Bruni infatti chiarisce che il quesito referendario consiste solo nel decidere se dare un mandato alla Regione per andare a trattare l'autonomia con Roma. «Non c'è bisogno di un referendum per fare questo. È solo uno spreco di soldi pubblici», taglia corto Bruni. Messaggio anche a Gori e Rossi: «Capisco che si preoccupano di non finire dalla parte degli sconfitti, ma se si spiega bene il concetto agli elettori questo rischio non c'è».

 

Allarme! Salvini vuole okkupare la Prefettura!

Tutto esaurito per la Lega anche a Bolgare (Bergamo).E per fare i volontari non abbiamo bisogno, come il PD di Reggio Emilia, di usare decine di "profughi".....

Posted by Matteo Salvini on Domenica 30 agosto 2015

Matteo Salvini non riesce a starsene tranquillo nemmeno nel weekend. Dal palco della festa padana di Bolgare lancia la nuova sfida sulla questione profughi: «Dal 6 all'8 novembre rivendicheremo l'orgoglio leghista». Come? «Stiamo pensando di occupare alcune prefetture, tra cui quella di Bergamo». Poi spara l'ennesimo siluro verso Francesca Ferrandino: «Pensa a piazzare profughi a destra e a manca. Ma caro prefetto, non rompere e prenditeli tutti a casa tua». Se non altro, la (ruvida) sfida è stata lanciata con congruo anticipo. Il prefetto avrà tutto il tempo di alzare le barricate e scavare un fossato per respingere l'orda leghista.

 

Trescore, le nozze come antidoto alla spending review

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In tempi di spending review tocca aguzzare l'ingegno per rimpinguare le casse comunali. Il Comune di Trescore ha avuto l'idea giusta: celebrare i matrimoni in location un pochino più suggestive del municipio, come Villa Canton o le Fattorie Suardi, alla modica cifra di 500 euro. Già che c'è, il sindaco Donatella Colombi regala poesie di Gibran agli sposi. La mossa economico-romantica ha dato i suoi frutti: 40 nozze celebrate in un anno e 20mila euro incassati. Niente male.

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