Bergamospia (si dice, non si dice) Smog, facile ironia di Legambiente

Che cosa si dice, che cosa si scrive, ma soprattutto cosa non si dice e non si scrive (solitamente) della nostra città. Tra sussurri e grida una raccolta indiscreta.
Bergamo fatica a respirare
ma per Legambiente è roba da ridere
Le targhe alterne non piacciono a Legambiente. Su Facebook il presidente Nicola Cremaschi sbeffeggia il provvedimento suggerendo a Gori di bloccare la circolazione in un quartiere sì è l'altro no - magari invitando i cittadini a vestirsi a scacchi - oppure di stoppare le auto a seconda del colore della carrozzeria. L'ironia purtroppo non servirà a ripulire l'aria. Di fronte all'emergenza, come ha spiegato l'assessore all'Ambiente Leyla Ciagà, qualcosa bisognava pur fare. Non risulta che Legambiente abbia lanciato chissà quali allarmi per denunciare l'aumento dello smog, né che abbia avanzato proposte di portata epocale. Su questo e altri temi delicati (vedi aeroporto) gli ambientalisti avrebbero potuto e dovuto alzare più spesso la voce, magari parlando attraverso i media invece che scribacchiare sui social. Il silenzio, invece, è stato troppe volte assordante. E adesso c'è davvero poco da ridere.
Giusto che Bossetti vada al funerale del padre, lo dice il sondaggio
«Per voi è giusto che Bossetti esca dal carcere per andare al funerale di suo padre?». Lo chiede un sondaggio online del quotidiano Libero, tra una domanda sul futuro sentimentale di Belen e un'altra sul Barbareschi pensiero. L'84% dei votanti dice sì. E poco importa, in questo caso, che secondo la scienza il vero papà del muratore fosse Giuseppe Guerinoni. La prova del dna non può bastare per cancellare 45 anni di amor filiale. Laura Letizia, gemella dell'uomo in carcere con l'accusa di aver ucciso Yara, non si arrende all'evidenza: «Siamo figli di Giovanni, orgogliosi di esserlo. Faremo medagliette con la sua immagine e la porteremo al collo». Una tragedia privata, che nulla ha a che vedere con il processo in corso. Come tale andrebbe rispettata. Passi per il sondaggio, ma l'auspicio è che ci si fermi qui. E che nessuna telecamera vada a sbirciare dalla siepe del cimitero.
Con Micheli la lirica fa il pieno di ascolti tv
Francesco Micheli non si ferma più. Il pirotecnico direttore del Donizetti ha fatto tornare di moda la lirica, non solo a Bergamo ma anche in tv. La sua "striscia" durante "Sabato in" continua a fare il pieno di ascolti: 1 milione e 570mila spettatori sabato 19 dicembre, 1 milione e 494mila quello precedente. Mica pochi. Il suo merito? Aver tolto di dosso certi vecchi abiti polverosi al teatro musicale, cucendogli su misura una nuova dimensione pop. La t-shirt gialla infilata sul busto di Donizetti è il simbolo di questa rivoluzione. Discutibile? Forse. Ma con Micheli la lirica non è più evento elitario, bensì spettacolo capace di emozionare il grande pubblico. Per questo, quando appare lui su Rai uno, in pochi cambiano canale.
Maroni: il 29 maggio referendum per l'autonomia lombarda
Il referendum per l'autonomia della Lombardia? Si farà il 29 maggio. Lo ha annunciato il governatore Roberto Maroni alla "Bèrghèm Frècc" in corso ad Albino. Sarebbe in realtà la data di riserva, da tirar fuori se non venisse concessa la possibilità di attaccare la consultazione alle amministrative del 12 giugno. «Di Renzi non mi fido più - ha sibilato Maroni - ho già pronta l'alternativa». Il voto sarà elettronico, per risparmiare sui costi. Ma l'esito avrà un impatto tutt'altro che virtuale.