Bergamospia (si dice, non si dice) Yara, tam tam contro la fiction

Che cosa si dice, che cosa si scrive, ma soprattutto cosa non si dice e non si scrive (solitamente) della nostra città. Tra sussurri e grida una raccolta indiscreta.
Bozzetto show al lavatoio, si ride e si pensa
Nei suoi cartoni si specchia l'uomo moderno
«Il segreto dei miei film? Gli spettatori si identificano nei personaggi». Bruno Bozzetto, “genio animato” di casa nostra, spunta tra i cespugli dei Maestri del Paesaggio per dispensare perle di filosofia da cartoni, non certo di cartone. Intervistato dalla giornalista-complice-spalla Paola Abrate (si conoscono da anni) nel suggestivo scenario del lavatoio di via Lupo, il maestro («non chiamatemi così») illumina i paradossi dell'uomo moderno, ritraendolo mentre si dibatte in amletici dubbi elettronico-amorosi («Bit or not to bit») o si lascia risucchiare dagli ingranaggi di un'esistenza claustrofobica («Life in a tin»). Il pubblico ride, osserva e ascolta in silenzio («Ormai è scomparso, tutto è rumore», dice lui), in definitiva pensa. Perché il “signor Rossi”, in fondo, lo conosciamo fin troppo bene. Lo vediamo riflesso nello specchio ogni mattino.
Veleni in riva al Serio e indagini sui rifiuti
Bergamo fa i conti con la sua coscienza sporca
Mentre va di gran moda parlare di ambiente pulito, la Bergamasca (e dintorni immediati) continua a fare i conti con la sua coscienza sporca. Per troppo tempo si è nascosta la polvere, e qualcosa di peggio, sotto il bel tappeto verde della nostra provincia. Ad Albino, accanto alla ciclopedonale del Serio, spuntano a sorpresa metalli pesanti. Da dove vengono i veleni? Chi e quando li ha seppelliti? Mistero. In un'intervista concessa all'Eco prima della meritata pensione, il comandante della Forestale Rinaldo Mangili avvisa: «Ci sono ancora alcune indagini aperte con la Dda di Brescia per traffico illecito di rifiuti e discariche abusive sul nostro territorio. Ne vedremo delle belle». Infine, la Regione inserisce nel collegio sindacale dell'Asl camuna un indagato per il disastro ambientale di Berzo San Fermo, dove da anni tonnellate di scorie tossiche sversano sostanze cancerogene nell'Olio. Un bel panorama, non c'è che dire.
«No alla fiction su Yara», tam tam social
Ma la notizia è vecchia di un anno
In attesa che riparta il processo a Massimo Bossetti – venerdì i genitori di Yara saranno in aula per testimoniare – sulla pagina Facebook dell'avvocato Claudio Salvagni qualcuno lancia una campagna per boicottare la fiction televisiva ispirata al giallo di Brembate Sopra. «La macchina mediatica del lavaggio del cervello prosegue come una ruspa inarrestabile», si inalbera qualcuno. Anche il criminologo ingaggiato dalla difesa, Ezio Denti, si indigna: «Una vergogna, non ho parole». Peccato che la notizia sia vecchia, almeno di un anno. E che poi di questa benedetta fiction non se ne sia più saputo nulla. Una volta innescato, il tam tam social diventa inarrestabile, ormai bisogna rassegnarsi. Però ragazzi, prima di accendere la miccia controllate almeno il calendario.
Angeloni invita Dolci a farsi i “cash” suoi
Federconsumatori sbeffeggia il Comune: «Alla faccia della Cashless City, presso lo sportello di via Suardi la Tari non si può pagare con il bancomat». Già che c'è, l'associazione allarga il tiro e punta il dito contro l'abuso dell'inglese: coworking, bike sharing, nursery, rendering e chi più ne ha più ne metta. Domanda a chi amministra: «Ma è proprio impossibile usare la nostra bella lingua per illustrare iniziative anche lodevoli?». L'assessore all'Innovazione Giacomo Angeloni si infastidisce e ribatte su Facebook. Non è la prima volta che il presidente Dolci lo tira per la giacca: «Credo che Federconsumatori intervenga inopportunamente nel dibattito politico, pare che si vogliano imporre come nuova forza di opposizione». La Tari si può pagare anche online, puntualizza Angeloni, non è certo l'esempio più calzante per stroncare l'iniziativa Cashless City: «L'innovazione è una scommessa per questa amministrazione che piaccia o meno a Federconsumatori!». Il buon Dolci, insomma, si faccia i “cash” suoi.
La bionda Gisella spopola su Facebook
Anche Gisella Donadoni cede alla tentazione dei social network. L'ex biondissima di Bergamo Tv, ora star delle televendite, si mette a spargere scatti intriganti tra i suoi numerosi fan. Stretta in un abitino nero corto così, poi in una veste celeste, fa capolino su Facebook durante le pause delle registrazioni. Decisamente in forma, la bella Gisella strega i suoi ammiratori, che reagiscono con commenti entusiasti e più o meno galanti. Qualcuno, più disincantato, ironizza sulle sue performance televisive: «Box doccia, materassi, case vacanza o altro?». Ma è una goccia di veleno in un mare di complimenti.