Quei 315 metri

Lo show delle Cascate del Serio Ma cosa accade dietro le quinte?

Lo show delle Cascate del Serio Ma cosa accade dietro le quinte?
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Un salto nel tempo, 82 anni indietro, e nello spazio, per 315 metri, record in Italia e medaglia d’argento in Europa. Triplo in questo caso, e nel buio per l’unica volta quest’anno. Stasera dalle 22 alle 22.30 il Serio tornerà a precipitare dal Piano del Barbellino alla testata della Val Seriana come accadeva normalmente fino al 1931. Uno spettacolo suggestivo con 10 mila metri cubi d’acqua, circa sei volte il contenuto della piscina olimpionica esterna del centro Italcementi, a fare da protagonisti, illuminati dai riflettori dei volontari della Croce Blu di Gromo.

 

 

Spettacolo limato nel tempo. Prima della costruzione della diga l’altopiano era percorso dai meandri del fiume, appena nato, che tra i pascoli pareva in procinto di prepararsi al grande volo. Poi per 38 anni, fino al 1969, le cascate sono uscite di scena. Fino alla nascita di un calendario concordato tra Enel e Comune di Valbondione, durante la stagione estiva. «Le aperture non sono sempre state cinque – ricorda Ambrogio Piatti, dirigente di Enel Produzione Lombardia – perché periodicamente abbiamo provveduto a rivedere i protocolli. Una volta erano meno ma più prolungate. Oggi, per motivi turistici, siamo arrivati a questa soluzione: quattro in diurna e una in notturna». Come a teatro, lo spettacolo negli anni è stato limato – modificando portata, tempi, modalità - per avere il miglior risultato scenografico: rilasciare 6-7 metri cubi al secondo «permette di avere un ottimo effetto di rimbalzo – specifica Piatti – mentre da portate superiori risulterebbe una cascata sempre bella ma meno spumeggiante». L'iniziativa porta gente in valle, valorizza gli aspetti ambientali e turistici delle aree in cui sono immersi gli impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica. Per l’Enel ha un costo. La centrale di Dossi, che sfrutta il bacino del Barbellino, ha una producibilità media annua di oltre 148 milioni di chilowattora: fermarla per mezz’ora significa rinunciare al corrispettivo del consumo annuo di energia elettrica di cinque famiglie. Ma ne vale la pena.

 

 

Le iniziative di contorno. Si comincia alle 19 con una cena in quota nei pressi del ponte romano; quindi, dalle 21 nei pressi dell’Osservatorio di Maslana, il concerto del pianista Andrea Tonoli, protagonista del nuovo spot Siae, e di un altro giovane talento orobico, il chitarrista Enrico Moioli. La proposta gastronomica prevede una degustazione dei prodotti a marchio Sapori Seriani e il piatto unico «La Pietansa», a seguire dolce tipico e caffè nelle strutture convenzionate. La quota di partecipazione è di 16 euro per gli adulti, di 10 euro per i ragazzi fino ai 14 anni, gratis per i bambini fino a 3 anni. Cliccate qui per info e iscrizioni.

Il dietro le quinte. Operativamente sono sei i guardiani che si alternano per controllare la diga 24 ore su 24. Fanno turni a coppie, conoscono molto bene la zona, i tempi di manovra, le condizioni del fiume. «Quando si comincia a scaricare – spiega Piatti – suona la sirena della diga. Da quel momento ci vogliono una decina di minuti perché l’acqua arrivi sulla soglia del dirupo, segnalata poco prima da un’altra sirena, attesa con trepidazione dagli spettatori». Da notare che prima della costruzione della diga non sempre si aveva la cascata, sebbene nei periodi di massima portata avesse dimensioni anche maggiori dell’attuale.

Come accedere alle cascate. Sono due gli accessi per raggiungere le cascate: da Valbondione si prosegue fino alla frazione Grumetti, si imbocca la mulattiera che porta in mezz’ora a Maslana, si attraversa il ponte della Piccinella, si segue il sentiero a sinistra arrivando nella zona dei grandi macigni; oppure dal paese si prende il sentiero 305 che porta al rifugio Curò.

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