A Desenzano del Garda

Dieci motivi per visitare Mickey 90 ora che la mostra è stata prorogata

Dieci motivi per visitare Mickey 90 ora che la mostra è stata prorogata
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Rizzate le orecchie (meglio se rotonde, grandi e nere): Mickey 90 - L'Arte di un Sogno, la mostra per i 90 anni del topo più famoso del mondo, ha avuto un successo tale che l’apertura, inizialmente fissata con termine ultimo del 10 febbraio, è stata prorogata fino al 3 marzo (venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 18; adulti 8 euro; info qui). Disegni originali dei maestri del fumetto e del cinema d’animazione, pubblicazioni rare, video, gadget, poster cinematografici e altri incredibili cimeli – oltre 300 pezzi in tutto – abitano i due piani del castello di Desenzano del Garda, per celebrare il compleanno di Topolino, grazie a un’iniziativa dal cuore bergamasco: ne è curatore l’esperto e storico Disney Federico Fiecconi, mentre l’allestimento è stato realizzato dalla “sua” GraFFiti Creative, con la collaborazione di Marco Daminelli e Gigi Tufano, general manager del progetto e direttore tecnico. Visto l’overtime concesso, snoccioliamo dieci buoni motivi per andarci, alla mostra. Sempre che non l’abbiate già fatto.

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Perché è il Fumetto. Topolino è stato il primo cartone animato con il sonoro, il primo personaggio di fantasia a ricevere una stella nella Walk of Fame di Hollywood e a essere stampato sulle t-shirt. E l’Italia, nel 1930, è stato il primo Paese a intitolargli un giornale che, da allora, non ha mai smesso di uscire in edicola. Generazioni di italiani si sono accostate alla lettura del giornalino con la costina gialla, hanno gustato le parodie dell’Inferno dantesco e di Casablanca, giusto per citare due delle più celebri. Nuove avventure, ogni mercoledì in edicola, scritte da brillanti autori e disegnatori di talento. Alcuni di questi, Cavazzano e De Vita in testa, sono presenti in mostra.

Disegni originali di Walt Disney e Ub Iwerks. La mostra rivela al mondo in esclusiva assoluta un eccezionale, rarissimo disegno autografo del celebre topo firmato Walter Elias Disney; sono decine poi le tavole a fumetti e le illustrazioni originali dei capiscuola americani e dei loro colleghi europei; splendidi i disegni di animazione dai più memorabili ruoli cinematografici, tra cui addirittura un disegno originale di Ub Iwerks tratto dal film d’esordio Steamboat Willie e uno dell’indimenticabile episodio L’Apprendista Stregone da Fantasia (1940), accompagnato dal programma di sala dell’epoca autografato dallo stesso Walt Disney.

Oggetti da collezione. Di grande fascino anche gli oggetti da collezione, i giocattoli d’epoca, figurine in bronzo e ceramica, spille, albi, volumi, francobolli e giocattoli ed edizioni rare. Tra queste vanno citati autentici cimeli come il n. 1 del rarissimo Giornale di Topolino edito da Nerbini nel 1932, prima testata al mondo dedicata al personaggio, le prime pubblicazioni Mondadori (1935, ancora in formato giornale), il primo numero in formato albetto (1949) provenienti dagli archivi di “Wow Spazio Fumetto – Museo del Fumetto di Milano” oppure il rarissimo volume Frassinelli curato nientemeno che da Cesare Pavese (1933), oltre a rari orologi da tasca e da polso degli Anni ’30.

Festa già all’ingresso. Due splendide statue luminose di due metri di altezza delle icone di Walt Disney, Topolino e Minni, firmate Blachere, fanno bella mostra di sé nella corte del castello per introdurre alla magia degli altri splendidi pezzi d’arte esposti all’interno.

L’ironia. Sulle pareti del castello trovano posto anche opere ironiche e preziose con cui gli artisti dell’Accademia Disney hanno celebrato Topolino, Minnie e compagni dipingendoli alla maniera di Klimt, Botticelli e Van Eyck. Un omaggio ricambiato anche da artisti contemporanei, che hanno ritratto spesso e volentieri l’eroe di Casa Disney: ecco allora le rivisitazioni moderne del classico Mickey Anni ’30 realizzate da artisti contemporanei di spicco, come le tele dipinte da Tosh, Marco Fantini e altri. E sono pieni d’ironia, naturalmente, i video proiettati a ciclo continuo su grande schermo nella sala eventi.

Vi portate a casa un disegno. Nella piccola saletta che porta allo spazio proiezioni, circondati dalle tavole originali di storie inedite che hanno dato origine a 3 fumetti d’autore create in esclusiva per i Forni Kinder, si tengono le “Art Class Disney-Kinder”. Sono laboratori in cui grandi disegnatori insegnano ai «piccoli visitatori» della mostra come muovere la matita sul foglio per dar vita ai personaggi Disney. Domenica c’era Luca Usai. Tra un laboratorio e l’altro, i disegnatori sono a disposizione per piccole opere con dedica. Il prossimo fine settimana, sabato 16 e domenica 17, alle matite c’è Francesco Guerrini, quello successivo, 23 e 24, Donald Soffritti.

Meeting aperto al pubblico. Sabato 23, al pomeriggio, il castello ospita un meeting tra creativi e autori aperto al pubblico. Presente Giorgio Cavazzano, uno dei più importanti fumettisti italiani tout court, che nel 1997 ha festeggiato i cinquant’anni come autore disneyano. Il 13 agosto del 1967, su Topolino n. 611, viene pubblicata Paperino e il singhiozzo a martello, la prima storia Disney da lui disegnata. All’epoca aveva solo 20 anni. Seppur giovanissimo, la sua carriera, in realtà, è iniziata qualche anno prima. Già aiutante del cugino Luciano Capitanio, per cui inchiostrava le storie di Pepito, in seguito a una serie di fortunati avvenimenti, appena quindicenne cominciava a collaborare come inchiostratore di Romano Scarpa, ai tempi il più influente e celebrato “Disney italiano”. In seguito si distingue per uno stile personalissimo, innovativo, carico di influenze anche dal fumetto underground d’Oltreoceano. Presenti al meeting anche Roberto Santillo e Andrea “Casty” Castellan (ancora da confermare).

Exit through the gift shop. Citiamo il film di Banksy perché l’uscita attraverso il negozio dei regali, qui, merita. Anche se in realtà all’uscita non si è obbligati a passarci, perché il “merchandising” è nella sala della biglietteria. Tanti albi speciali, con miniature e giochi, che fanno la felicità di bambini di ogni età.

Un catalogo stupendo. Ricchissimo il catalogo ufficiale della mostra: un volume di 352 pagine tutte a colori, disponibile presso lo shop in due versioni: quella regolare in brossura e la versione deluxe cartonata telata con sovraccoperta, stampata in sole 90 copie e impreziosita da un esclusivo sketch che raffigura il Topolino degli esordi ritratto dal leggendario Cavazzano.

Desenzano. C’è il lago, ed è un posto splendido, che val bene una visita anche d’inverno. Anzi, senza la folla dell’estate ci si gusta maggiormente la quiete dei vicoletti che conducono alla sommità del collina, dominata dal castello, tra scorci suggestivi e trattorie invitanti.

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