Dal 7 al 28 settembre, in 5 palazzi

Le dimore storiche di Bergamo e il loro incontro con il design

Le dimore storiche di Bergamo e il loro incontro con il design
Pubblicato:
Aggiornato:

Cinque designer italiani abbinati ad altrettante dimore storiche di Bergamo. Questa è la formula di Dimore&Design, manifestazione che, all’interno della cornice del tradizionale Tour settembrino delle Dimore Storiche, abbina ambiti artistici e culturali diversi: il design contemporaneo, appunto, e l’affascinante storia delle residenze bergamasche.

Che cos’è Dimore&Design. Dimore&Design è una manifestazione nata nel 2011, organizzata dall’agenzia di comunicazione bergamasca Multiconsult (per la precisione dalla società Marketing+39, che di Multiconsult è la costola dedicata agli eventi) allo scopo di dare nuova linfa vitale e arricchire la formula un po’ ripetitiva del quasi ventennale Tour Dimore Storiche.  L’accostamento fra i principali professionisti del design italiano e l’affascinante storicità dei palazzi di Bergamo ha effettivamente contribuito a raccogliere nuovo pubblico all’interno delle cinque dimore: Villa Grismondi Finardi, Palazzo Terzi, Palazzo Agliardi, Palazzo Moroni, Casa Trussardi. Giovani e giovanissimi, appassionati d’arte e design, studenti di architettura e non hanno da subito apprezzato l’iniziativa dandosi, nelle serate di settembre, questo insolito appuntamento fra i saloni antichi.

 

Immagine

 

Ma c’è di più. La manifestazione, giunta alla sua quarta edizione, negli anni è riuscita a creare sinergie e sviluppare incontri che hanno fatto conoscere la realtà culturale bergamasca ai principali esponenti del design italiano, fungendo da ottimo biglietto da visita della città. Unico rammarico quello di non essere riusciti, fino ad ora, a coinvolgere attivamente le realtà commerciali e professionali che di design, arredo e progettazione si occupano quotidianamente sul territorio: negozi e studi sembrano non apprezzare la formula proposta, ma la manifestazione sta crescendo e potrebbe avere in quest’ottica una fase di sviluppo ulteriore.

L’inizio è fissato per domenica 7, con l’apertura del Tour Dimore Storiche, mentre il 10 di settembre ci sarà l’incontro con la prima coppia designer-dimora, per proseguire con cadenza regolare fino all’8 ottobre. Tutti gli appuntamenti sono gratuiti ma a numero chiuso e per prenotarsi è necessario iscriversi al sito dedicato. La novità di questa edizione è che a fare da mediatore fra pubblico e artista ci sarà Giacinto Di Pietrantonio, curatore della GAMeC.

03
Foto 1 di 4
04
Foto 2 di 4
parioperra
Foto 3 di 4
palazzo-grismondi-finardi
Foto 4 di 4

Villa Grismondi Finardi  e il database di Daniele Pario Perra.  Si inizia il 10 di settembre, appunto. La Villa è il simbolo di uno degli storici quartieri di Bergamo e riunisce la storia delle nobili famiglie Grismondi e Finardi che la abitarono dal Settecento fino a metà Ottocento. Attualmente il palazzo è ancora abitato dalla famiglia Finardi a cui appartengono gli arredi, gli oggetti e i ritratti che adornano le pareti. Per il primo incontro di giovedì 10 settembre le sale ospiteranno il surreale database di Daniele Pario Perra. Bolognese di nascita, Daniele è designer e artista, impegnato nella ricerca su più ambiti, dall’arte alla sociologia, all’antropologia e architettura fino alla geopolitica. Tra il 2000 e il 2010 ha dato vita ad azioni urbane, workshop e progetti in numerose città del mondo. Il progetto Low Cost esposto a Villa Grismondi Finardi contiene oltre 7000 scatti fotografici, realizzati in dieci anni, che immortalano la trasformazione degli oggetti e dello spazio pubblico. Un fantastico archivio visuale di esempi di creatività spontanea, frutto di una relazione tra capacità poetica e capacità tecnologica, intuizione, astrazione caso ed errore. Il progetto è poi diventato una mostra in progress che raccoglie oltre 500 tra oggetti e strutture relativi al cambio d’uso di manufatti o parti del territorio.

1
Foto 1 di 4
3
Foto 2 di 4
img01
Foto 3 di 4
doneganilauda
Foto 4 di 4

Palazzo Terzi e la chaise longuedi Donegani e Lauda. Secondo appuntamento al 17 settembre con la coppia di designer Dante Donegani, firma del marchio Olivetti, e il napoletano Giovanni Lauda. I due collaborano insieme dal 1992 nel loro studio milanese, realizzando allestimenti commerciali e artistici e disegnando prodotti per aziende di respiro internazionale come Edra, Gufram, Luceplan, Playpiù, Radice, Rotaliana, Viceversa. Nel loggiato d’ingresso di Palazzo Terzi ricreeranno una zona relax che avrà come protagonista la chaise longue Passepartout, oggetto che fa parte delle collezioni permanenti della Triennale di Milano e del San Francisco Moma. In generale il progetto Cose come case vuole riproporre alcuni prodotti storici dello studio ponendoli in dialogo con le sale del palazzo e con la sua romantica scenografia arricchita dagli arredi storici e dalle opere del Tiepolo.

ff
Foto 1 di 4
fff
Foto 2 di 4
ffff
Foto 3 di 4
giovanni-levanti
Foto 4 di 4

Palazzo Agliardi e le scene di Giovanni Levanti. Il Palazzo di via Pignolo 86 ha origini cinquecentesche, ma è proprietà dei Conti Agliardi dal 1845. Quattro saloni e un suggestivo giardino saranno la cornice dell’installazione di Giovanni Levanti sui processi di creazione dell’oggetto di design. Palermitano di nascita e milanese di formazione, Levanti ha collaborato con realtà importanti del mondo del design come Cassina, Edra e Campeggi. Da queste esperienze ha avviato un’intensa indagine sul rinnovamento del concetto di comfort domestico con l’uso di linguaggi molteplici: disegno, pittura, scultura, fotografia. I suoi progetti, oggetti e disegni sono spesso presenti in importanti collezioni museali e il suo lavoro gli è valso la vittoria del Design Plus prize a Francoforte nel 2000 e del Compasso d’Oro nel 2001. Il suo lavoro, Il Candore umano, è un allestimento in cinque scene. L’appuntamento è per il 24 settembre.

asd
Foto 1 di 4
asde
Foto 2 di 4
Aldo-Cibic-29462.XL_
Foto 3 di 4
wer
Foto 4 di 4

Palazzo Moroni e gli oggetti decorativi di Aldo Cibic. Questa dimora storica non ha bisogno di presentazioni, conosciuta e apprezzata da molti bergamaschi sia per i dipinti che ospita sia per la storia del Conte Moroni che la costruì e la fece diventare una delle più importanti  espressione dell’arte barocca bergamasca. La sera del 1 ottobre sarà possibile vedere fra le sue sale l’esposizione degli oggetti decorativi contemporanei prodotti artigianalmente e disegnati da Aldo Cibic, prima collaboratore e poi socio di Ettore Sottsass con il quale fondò Memphis un collettivo di designer e architetti. La sua prima collezione autoprodotta risale agli anni ’80 e da allora Cibic ha lavorato concentrandosi sull’idea di sostenibilità, ambientale, fisica, culturale e sociale, grazie all’attività del laboratorio Cibicworkshop.

casa-trussardi_650x435
Foto 1 di 4
1 (1)
Foto 2 di 4
3 (1)
Foto 3 di 4
ITALO-ROTA-STANDALONE
Foto 4 di 4

Casa Trussardi le Cosmologie domestiche di Italo Rota. Come sempre, uno degli appuntamenti di Dimore&Design coinvolge un designer di casa nostra o comunque vicino all’area bergamasca. In questo caso, Italo Rota, milanese doc, è l’architetto che si sta occupando della realizzazione del complesso industriale di Brembilla. All’interno dell’affascinante casa Trussardi, in bilico costante tra l’arte contemporanea e i classicismi cinque e seicenteschi più virtuosi, organizza un “Rooms Show” con l’allestimento di Cosmologie Domestiche. All’esterno del Palazzo è posizionato un enorme corno bianco accecante mentre, all’interno, si staglia il grande tavolo Kama giunto a Bergamo direttamente dalla Triennale. La poltrona Modesty Veiled con la testa di Driade, con le sue linee plastiche, sinuose, si accosta invece al famoso tavolino Origine du monde di Meritalia. Un connubio fra tecnologia e storia che ben si sposa con i contrati del palazzo, acquistato dalla famiglia Trussardi nel 1983, che ne ha fatto la sua dimora e edificio di rappresentanza dell’azienda di moda. L’incontro l’8 ottobre.

Seguici sui nostri canali