200 anni dopo

Donizetti-talk apre gratis al pubblico le porte del melodramma "Chiara e Serafina"

Appuntamento alla Mai alle 17.00 per l'introduzione e a seguire le prove d'assieme al Teatro Sociale per scoprire segreti e retroscena

Donizetti-talk apre gratis al pubblico le porte del melodramma "Chiara e Serafina"
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Per chi proprio non sa resistere e chi è trepidante di scoprire i segreti, dalla composizione alla scena, del melodramma semiserio Chiara e Serafina, alla Biblioteca Mai e al Teatro Sociale l'appuntamento è con Donizetti-talk, in programma domani, sabato 12 novembre, alle 17.

In attesa del debutto di "Donizetti Opera 2022", il festival ha deciso di aprire le porte al pubblico per svelare la preparazione di tre diversi titoli operistici con la serie di Donizetti-talk. Dopo il grande successo del primo appuntamento, dedicato alla Favorite, domani è la volta di Chiara e Serafina.

Nel Salone Furietti della Biblioteca Mai si inizia con la conversazione tenuta dal direttore dell’area scientifica del festival Paolo Fabbri con la musicologa Maria Chiara Bertieri. Successivamente, il pubblico passerà al Teatro Sociale per seguire una sessione di prove d’assieme, cioè prove in palcoscenico con orchestra, coro, interpreti e regia, generalmente senza trucco e costumi. Il tutto avrà una durata di due ore e mezza con accesso gratuito, ma su prenotazione tramite il sito.

Gianluca Falaschi, foto di Gianfranco Rota

Il "Donizetti Opera 2022" quindi riprende le fila del progetto #Donizetti200 con un melodramma che fu debutto del compositore Bergamasco alla Scala nell'ottobre 1822. Ai tempi, l'opera non venne apprezzata dal pubblico, tanto da essere passata alla storia come un «fiascone», per usare l'espressione usata da Donizetti stesso in un momento di amarezza e delusione.

Dopo la prima dozzina di repliche, non ci furono altre riprese della Chiara e Serafina. La riproposta nel 2022, a 200 anni di distanza, è una prova d’appello per un tipo d’opera che diffondeva in Italia gli ideali drammaturgici del mélodrame, con le sue storie avventurose, gli intrighi, i colpi di scena.

Quella di domani, spiega la Fondazione, «è una seconda possibilità a questo Donizetti giovane, alle prese con le peripezie di una vicenda piratesca che intendeva tenere gli spettatori col fiato sospeso durante lo spettacolo». L’allestimento è firmato per regia, scene e costumi da Gianluca Falaschi, sul podio c’è invece Sesto Quatrini. Una coproduzione con l’Accademia Teatro alla Scala i cui allievi dei corsi di perfezionamento formeranno la compagnia di cantanti con uno chaperon d’eccezione come Pietro Spagnoli.

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