Il film da vedere nel weekend Ant-man and the Wasp, supereroi

Regia: Peyton Reed.
Con: Paul Rudd, Evangeline Lilly, Michael Peña, Walton Goggins, Bobby Cannavale.
Dove vederlo a Bergamo e provincia: qui.
È da qualche anno, ormai, che il cinema dei supereroi ha preso piede e si è codificato in un genere riconoscibile, fatto di una sua specifica drammaturgia, di ritmi e modalità espressive, di aspettative da parte del pubblico. Questo a prescindere dall’effettiva qualità dei titoli e con buona pace dei critici, che spesso non hanno visto con piacere l’affermarsi di questo nuovo filone. I motivi sono diversi, ma spesso hanno avuto a che fare con la declinazione prettamente commerciale del fenomeno, con la sua tendenza a farsi veicolo di un intrattenimento disimpegnato e “facile”, con il ricorso intensivo a effetti speciali e grafica computerizzata. Insomma, tutti i crismi di film divertenti che non fanno certo impegnare il cervello. Sulla legittimità e l’importanza di questo tipo di cinema si è consumato negli anni un dibattito assai lungo, che non giova qui riassumere.
Conta invece segnalare come, negli ultimi esempi di questo fortunato genere, si registrino numerose piccole innovazioni, che evidenziano il desiderio di evolversi e modificare gli equilibri tracciati sino a questo punto. È il caso del nuovo Ant-Man and the Wasp, sequel del film dedicato all’eroe microscopico uscito qualche anno fa. È interessante notare come questo film sia un figlio diretto del recente Captain America: Civil War, dal quale prende direttamente le mosse. Il nostro eroe è agli arresti domiciliari, ma grazie a un astuto stratagemma riesce a liberarsi e partire per una nuova (bizzarra) avventura per salvare il mondo.
Se c’è una cifra stilistica che già caratterizzava il primo Ant-Man, e che qui ritroviamo potenziata sino all’inverosimile, è il riuscitissimo cocktail di serietà e risate che rendono il film una sorta di commedia con accenti supereroici. In particolare, in questa diade di film vediamo profilarsi un umorismo mordace, spesso politicamente scorretto che – pur non raggiungendo gli eccessi di Deadpool – si presenta fortemente spregiudicato.




Il film, più che seguire una struttura narrativa forte, privilegia insomma i motti di spirito e le situazioni eroicomiche per snocciolare un ritmo allegro e vivace, facile da seguire e che immerge lo spettatore in un mondo sorprendente, ben più imprevedibile di quello di un Thor o di un Iron Man. Ant-Man è un eroe umano che, a fronte di superpoteri presenti e del tutto particolari, mantiene intatto il suo carattere di individuo, con i suoi limiti e i suoi lati se non oscuri almeno grigi. Non c’è drammaticità nel suo essere al mondo e la grande tragedia che abbiamo visto in Infinity War non lascia traccia su questo nuovo lungometraggio.
Il regista Peyton Reed (che ha raggiunto il successo proprio con Ant-Man) mantiene fede allo spirito del suo eroe e realizza un film di grande effetto e – senza dubbio – presa sul pubblico. L’elemento più interessante di questa operazione sta proprio nella sua atipica strutturazione e nella capacità di rovesciare assunti e stereotipi di un filone cinematografico che nel tempo si è fatto sempre più serioso e drammatico.
Ant-Man and The Wasp ci riporta alla leggerezza dei primi fumetti Marvel, quando a contare era soprattutto la sorpresa di vedere dispiegati nel mondo reale dei poteri che gli individui qualunque non possedevano. In definitiva, un film valido e da vedere per distrarsi in modo efficace dalla calura estiva.