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Il film da vedere nel weekend Jason Bourne, ritorno in grande stile

Il film da vedere nel weekend Jason Bourne, ritorno in grande stile
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Regia: Paul Greengrass.
Cast: Matt Damon, Alicia Vikander, Julia Stiles, Vincent Cassel, Tommy Lee Jones, Ato Essandoh, Scott Shepherd, Neve Gachev, Riz Ahmed, Bill Camp, Vinzenz Kiefer, Stephen Kunken.
Dove vederlo a Bergamo e provincia: qui.

 

Quando Robert Ludlum ha cominciato a scrivere i romanzi che hanno come protagonista il sicario Jason Bourne, forse non immaginava che il suo personaggio avrebbe avuto tanta fortuna. Prima ancora della saga attualmente in corso è stato con il film Identità Bruciata di Roger Young che Bourne ha fatto la sua prima apparizione cinematografica. Ma il suo volto è ormai legato a quello di Matt Damon. È infatti il noto attore (recentemente visto in diverse prove efficaci nel genere sci-fi, fra cui ricordiamo almeno Interstellar e The Martian) che a partire dal 2002 (con The Bourne Identity) è stato chiamato a portare sullo schermo il personaggio letterario di Ludlum. Oggi lo ritroviamo in sala diretto ancora ancora una volta dal regista Paul Greengrass (già autore di due capitoli della saga di Bourne, oltre che del bel United 93).

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Questo nuovo capitolo prende avvio dall’attacco informatico perpetrato da Nick Parsons ai danni della CIA. L’uomo riesce a entrare in possesso di informazioni importanti per Bourne e potrebbe essere in grado di rivelargli qualcosa di inedito sul suo passato. L’incontro fra i due, però, è prevedibilmente minato dall’attenzione degli agenti CIA, che cercano in ogni modo di eliminarli. Fra le saghe cinematografiche degli ultimi anni (soprattutto se si considerano quelle con una più spiccata componente action), quella di Bourne è senza dubbio una di quelle che meglio ha resistito al fisiologico calo di qualità e tensione narrativa. Dopo un capitolo forse un po’ mediocre come The Bourne Legacy, che pareva chiudere i conti in sospeso dell’agente speciale, ecco che in accordo con una tendenza comune degli ultimi anni anche Bourne è chiamato a una nuova impresa.

In questo senso Jason Bourne è un film che ci dice molto del cinema contemporaneo, nel suo privilegiare – rispetto ai capitoli precedenti della saga – un intreccio ben più elaborato e un maggior numero di personaggi comprimari da approfondire e studiare nel corso, quasi certamente, di diversi film. Ciò detto, è vero che in questo nuovo capitolo il regista tenta di innovare la formula per evitare di vedersi ripetere cliché già visti ed eccessivamente conosciuti. È in questo senso che nel film assume una nuova centralità la componente informatica e digitale. Anche più dei personaggi (che forse risultano un po’appiattiti in quanto a caratterizzazione) sono infatti le strutture informatiche, le procedure di hacking e i misteri del web ad assumere un ruolo preminente all’interno del film.

 

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Greengrass, insomma, si cimenta con tematiche di grande interesse e stringente attualità che, pur in una generale semplificazione che le riduce a contorno delle (bellissime) sequenze d’azione, impreziosiscono un film altrimenti troppo inflazionato riguardo a scelte narrative e tematiche. Nel complesso Jason Bourne si presenta come un validissimo film d’intrattenimento, che ha il coraggio di spostare il baricentro della saga su altri temi rispetto a quelli trattati fino a questo punto. Non mancherà certo di colpire l’interesse dei fan e, forse, di attrarne di nuovi. Su possibili sequel del film non c’è molto da dubitare, ma per ora accontentiamoci del buon risultato raggiunto fino a questo punto.

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